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Botte da orbi denunciati da Zito e Alferi in un parcheggio di Gela, l’avvocato del presunto aggressore: "Nessuna condotta violenta"

Cronaca

Botte da orbi denunciati da Zito e Alferi in un parcheggio di Gela, l’avvocato del presunto aggressore: "Nessuna condotta violenta"

Riceviamo e pubblichiamo quanto ci scrive l'avvocato Buccheri

Redazione

14 Ottobre 2023 18:17

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Riceviamo e pubblichiamo da parte dell'avvocato Antonio Emanuele Buccheri in merito ad un articolo pubblicato sul nostro sito on line lo scorso 12 ottobre dal titolo "Gela, botte da orbi in un parcheggio: marito geloso aggredisce l'ex moglie e l'atleta Francesco Zito". Nel servizio venivano intervistati" Francesca Sonia Alferi, attuale moglie del mio assistito e Francesco Zito", scrive l'avvocato Buccheri. "Ciò premesso - aggiunge - sembra opportuno rilevare che il titolo risultava essere formulato in termini tali da recare un'affermazione chiara, compiuta, univoca, mentre dalla lettura dell'articolo, si evinceva che il giornalista firmatario dell'articolo aveva maturato l'assoluta certezza in ordine a quanto accaduto, e ciò sebbene non vi sia stata nessuna verifica in ordine alla congruità delle notizie.

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Ma vi è di più. Il giornalista, nel corso dell'intervista alla moglie del mio assistito, poneva una domanda "suggestiva" in merito a delle presunte lesioni riportate dalla stessa, e ciò sebbene la medesima apparisse in perfetta salute e priva di segni riconducibili a "scene di violenza inaudita", così come riportato nell'articolo. Non è dato capire, comunque, la motivazione per la quale, il giornalista abbia mostrato siffatta certezza, stante che, indubbiamente, nè il giornalista scrivente né gli altri organi del quotidiano abbiano verificato la veridicità delle informazioni in loro possesso, ovvero ancora la loro congruenza, consultando a mero titolo di esempio dei soggetti terzi che potenzialmente avrebbero potuto assistere agli eventi de quibus.

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In tale modo, si è arrecato un pregíudizio grave alla reputazione del mio assistito, il quale è stato descritto come un mostro, nonostante, come la Magistratura avrà modo di appurare in seguito, visionando le riprese del sistema di videosorveglianza presente proprio nel luogo dove sono avvenuti i fatti, lo stesso non abbia posto in essere nessuna condotta violenta nei confronti degli intervistati. ln considerazione di tutto quanto sopra esposto ed in considerazione della condotta diffamatoria penalmente rilevante posta in essere, Vi invito e diffido a provvedere ad una immediata rettifica dei fatti, con analogo risalto dato all'articolo a cui la rettifica si riferisce: 1) evidenziando che il mio assistito ha dichiarato "di non avere mai usato violenza nei confronti della di lui moglie Alferi Francesca Sonia, né tantomeno nei confronti del sig. Zito Francesco, come verrà appurato agevolmente dalle eventuali indagini dell'Autorità Giudiziaria"; 2) sottolineando che il cronista non ha reale contezza dei fatti". 

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