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CAOS RECOVERY FOUND: GRECO BATTE PUGNO DURO MA CRISI POLITICA POTREBBE STRAVOLGERE TUTTO

Cronaca

CAOS RECOVERY FOUND: GRECO BATTE PUGNO DURO MA CRISI POLITICA POTREBBE STRAVOLGERE TUTTO

La seduta consiliare monotematica del prossimo 5 febbraio dedicata al recovery found potrebbe saltare. Con l'incertezza politica innescata dalle dimissioni del premier Giuseppe conte tutto ...

27 Gennaio 2021 15:37

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La seduta consiliare monotematica del prossimo 5 febbraio dedicata al recovery found potrebbe saltare. Con l'incertezza politica innescata dalle dimissioni del premier Giuseppe conte tutto potrebbe tornare in discussione e con molta probabilità i firmatari del monotematico potrebbero formalmente ritirare la richiesta già nelle prossime ore. Erano stati molti consiglieri della stessa maggioranza a volerlo, ritenendo il recovery plan stilato dal governo  scarso di contenuti riguardanti il meridione, la provincia di Caltanissetta e in particolare Gela. In aula si dovrebbero confrontare con gli esponenti del partito democratico e del movimento cinque stelle riconducibili al ministro per il sud Giuseppe Provenzano e al vice ministro per le infrastrutture Giancarlo Cancilleri. Una posizione, quella dei pro greco,   a cui si è allineato anche il sindaco Lucio Greco. Secondo il primo cittadino il  governo centrale ha messo  mano al recovery plan senza tenere minimamente in considerazione le linee guida dettate dall'unione europea che puntano proprio a colmare l'atavico divario nord - sud  migliorando i collegamenti e frenando le migrazioni e la disoccupazione. "sono fermamente convinto - ha affermato greco - che il recovery plan stia per diventare l'ennesima occasione persa per il nostro territorio, che a quei fondi potrebbe attingere per costruire una nuova portualità d'eccellenza e diventare un hub attrattivo sia dal punto di vista del turismo che del commercio. Invece, leggo che ad essere incentivati saranno i porti di genova e trieste e c'è davvero da rimanere basiti. Il recovery found che ha innescato la crisi governativa  rischia di riaccendere le polemiche anche in città.   tutto dipenderà anche dalle consultazioni partite oggi. Con un nuovo governo o un rimpasto potrebbero essere tagliati fuori Provenzano e Cancilleri. Ad ogni modo  secondo le opposizioni l'Europa avrebbe già bocciato la bozza del recovery plan presentata da conte. In ogni caso greco non vuole starsene con le mani in mano. È convinto che i sindaci siano i rappresentanti dei propri cittadini, e hanno il dovere di alzare la voce per farsi sentire. Non resterò con le mani in mano - ha ancora detto il sindaco -  Gela  potrebbe candidarsi a diventare una delle capitali della nuova europa. Greco punta alla realizzazione dell'hub del mediterraneo, che al momento non ha trovato sostegno neanche dal governo regonale. Sto pensando di istituire un comitato che riunisca tutti i sindaci dell'hinterland, al fine di portare avanti insieme questa battaglia nelle sedi istituzionali opportune, forti delle linee guida europee che vanno proprio nella direzione verso la quale voglio orientarmi. Il recovery plan è un treno che non possiamo assolutamente permetterci di perdere ha concluso greco . Una posizione che andrebbe pari passo con l'iniziativa intrapresa da unità Siciliana le api del golfo di Gela, che proprio in queste settimane ha stilato un documento sulla questione già sottoscritto da sindaci, sigle sindacali e movimenti politici.

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