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CAOS RIFIUTI, IN AULA E’ SCONTRO BALBO GRECO MA PASSA L’ATTO, SOLO UNIONE PUO’ SALVARE TIMPAZZO

Cronaca

CAOS RIFIUTI, IN AULA E’ SCONTRO BALBO GRECO MA PASSA L’ATTO, SOLO UNIONE PUO’ SALVARE TIMPAZZO

Sul futuro di Timpazzo una cosa è certa: con questi ritmi entro otto mesi la vasca saturerà e Gela, come altri comuni dell'ambito, rischia di ritrovarsi con i rifiuti per stra...

Graziano Amato

24 Settembre 2021 15:00

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Sul futuro di Timpazzo una cosa è certa: con questi ritmi entro otto mesi la vasca saturerà e Gela, come altri comuni dell'ambito, rischia di ritrovarsi con i rifiuti per strada insieme ad un aggravio dei costi. Lo ha confermato anche il presidente della Srr4 Filippo Balbo ieri, durante la seduta consiliare monotematica voluta dalla maggioranza. Lo stesso ha riferito  che per fermare la volontà della Regione serve un forte parere univoco. Cinque ore di serrato dibattito hanno permesso a tutti di schierarsi sulla stessa linea, certo senza non poche polemiche. Le prime mosse dai consiglieri. C'era un certo imbarazzo politico. Rosario Trainito ha fatto notare la mancanza della Regione, che era stata invitata. Rosario Faraci dalle fila della maggioranza ha ripercorso 25 anni di pregressi, puntando il dito verso i vecchi responsabili. Sono arrivati inviti a lavorare senza colori politici, anche dall'Udc vicino al governo regionale. Poi i toni duri  fra il sindaco di Gela e il presidente Balbo. Greco è andato a ritroso, parafrasando la bibbia. Il peccato originale fu  commesso dalla Srr, che diede la disponibilità a maggiori conferimenti. Greco in aula ha riferito che ai tempi non fu avvisato e ha chiesto le dimissioni del presidente. Puntuale la replica di Balbo che invitato il sindaco a non fare demagogia. Fra i due ormai è scontro, anche perché il sindaco di Gela non fa parte del consiglio d'Amministrazione della Srr e dunque si sente con le mani legate davanti a decisioni importanti. Avrebbe potuto ricorrere al tar secondo i consiglieri del Pd e del M5S. Greco ha citato l'esempio del ricorso per i fondi patto per il sud, e si è domandato perché non sia stato proprio il M5S ad avviare la procedura legale. Alla fine però l'atto di indirizzo proposto dalla maggioranza è passato, nonostante la presenza in aula di partiti vicini al governo regionale. I si sono arrivati anche da Pd e M5S, nonostante fra le altre il documento dona pieni poteri al sindaco per azioni legali. Una stessa mozione fu presentata da Pd e M5S ma trovò i no della maggioranza.di Graziano Amatohttps://youtu.be/oCLqXqGafms OGGI I TERMINI PER UN RICORSO SONO SCADUTI E SOLTANTO UN'INTESA COMUNE E SENZA COLORI POLITICI PUO' EVITARE IL COLLASSO DI TIMPAZZO. "QUI NON SI TRATTA PIU' DI UN PRINCIPIO SOLIDARISTICO FRA COMUNI" HA FATTO NOTARE QUALCUNO IERI. TUTTI, COMPRESO IL PRESIDENTE BALBO, HANNO CAPITO CHE LA STRADA DELL'AMPLIAMENTO E' IMPERCORRIBILE. LO DICONO LE CARTE, LE PRESCRIZIONI E LE NORME EUROPEE. SOLO UN NO COMPATTO PUO' FERMARE I TIR DAVANTI TIMPAZZO. A QUEL PUNTO, COME SUGGERITO DAL M5S, LA REGIONE NON POTRA' FAR ALTRO CHE DIROTTARE I RIFIUTI ALL'ESTERO

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