Carbonara day, uno dei piatti più amati dagli italiani compie 70 anni
Cucina
Carbonara day, uno dei piatti più amati dagli italiani compie 70 anni
Tante le versioni proposte
In Italia si celebrano settant’anni di carbonara, o meglio di carbonare visto che nei decenni il piatto ha vissuto mille evoluzioni, tra sostituzioni di ingredienti e cambi di proporzioni tra loro, modifiche nelle tecniche di preparazione e scomparsa di soffritti e panna. Era il 1954 quando nel numero di agosto della Cucina Italiana appaiono le indicazioni per preparare gli Spaghetti alla Carbonara, una “ricetta richiesta”, cioè pubblicata in seguito alla richiesta di un lettore. Le versioni nel tempo sono cambiate. Nei ricettari tra il 1954 e il 1960 si trovano carbonare con Parmigiano, con prosciutto crudo, bacon, coppa. L’uovo è per lo più intero e in piccole quantità rispetto alla pasta. Si affaccia qua e là del prezzemolo a guarnizione finale, un soffritto iniziale di aglio o cipolla. Nel 1960 Luigi Carnacina consacra la ricetta nel libro “La grande cucina”, per la prima volta viene introdotto il guanciale al posto della pancetta. Ma c’è un’altra novità: l’introduzione della panna per aumentare la cremosità del piatto. La novità dei tuorli è del 66. Negli anni 80, la panna e la pancetta sono tranquillamente indicati da molti autori, da Veronelli a Gualtiero Marchesi, ma certo la moda del tempo si rifaceva a una cucina ricca, grassa, amante di creme e salse ispirata dalla Francia della nouvelle cuisine e all’America. La carbonara classica come la consideriamo oggi rappresenta la fotografia dello stato dell’arte, quella che a Roma e in Italia è la migliore carbonara al momento. Questo non significa che tra 20 anni non ci sarà un altro modo di farla.
In Italia si celebrano settant'anni di carbonara, o meglio di carbonare visto che nei decenni il piatto ha vissuto mille evoluzioni, tra sostituzioni di ingredienti e cambi di proporzioni tra loro, modifiche nelle tecniche di preparazione e scomparsa di soffritti e panna. Era il 1954 quando nel numero di agosto della Cucina Italiana appaiono le indicazioni per preparare gli Spaghetti alla Carbonara, una "ricetta richiesta", cioè pubblicata in seguito alla richiesta di un lettore. Le versioni nel tempo sono cambiate. Nei ricettari tra il 1954 e il 1960 si trovano carbonare con Parmigiano, con prosciutto crudo, bacon, coppa. L'uovo è per lo più intero e in piccole quantità rispetto alla pasta. Si affaccia qua e là del prezzemolo a guarnizione finale, un soffritto iniziale di aglio o cipolla.
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Nel 1960 Luigi Carnacina consacra la ricetta nel libro "La grande cucina", per la prima volta viene introdotto il guanciale al posto della pancetta. Ma c'è un'altra novità: l'introduzione della panna per aumentare la cremosità del piatto. La novità dei tuorli è del 66. Negli anni 80, la panna e la pancetta sono tranquillamente indicati da molti autori, da Veronelli a Gualtiero Marchesi, ma certo la moda del tempo si rifaceva a una cucina ricca, grassa, amante di creme e salse ispirata dalla Francia della nouvelle cuisine e all'America. La carbonara classica come la consideriamo oggi rappresenta la fotografia dello stato dell'arte, quella che a Roma e in Italia è la migliore carbonara al momento. Questo non significa che tra 20 anni non ci sarà un altro modo di farla.