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Carburante non a norma tra Gela e Niscemi: sequestrati oltre 22 mila litri di gasolio

Cronaca

Carburante non a norma tra Gela e Niscemi: sequestrati oltre 22 mila litri di gasolio

Il gasolio stava per essere commercializzato

Graziano Amato

18 Giugno 2024 11:31

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Quasi 23 mila litri di gasolio non conforme alla normativa stava per essere immesso in consumo in due impianti di distribuzione a Gela e Niscemi. Pericolo scongiurato grazie all'intervento del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta e dai funzionari dell'Agenzia delle Dogane che nelle scorse ore hanno sequestrato l'ingente quantitativo di carburante. L'operazione è scattata nell'ambito dei servizi dedicati al contrasto delle frodi nel settore delle accise e delle altre imposte dirette sulla produzione e sui consumi. Le Fiamme Gialle di Gela e i funzionari dell'Agenzia delle Dogane di Porto Impedocle hanno puntato i riflettori sugli operatori che presentano significativi alert di rischio in relazione alle fenomenologie di illecito più diffuse come la miscelazione abusiva di prodotti energetici. 

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L'obbiettivo dei militari è quello di scongiurare la circolazione di carburante adulterato con solventi e oli vegetali esausti, a danno di automobilisti e autotrasportatori. Sono stati prelevati campioni di gasolio dai serbatoi per accertarne il punto di infiammabilità grazie al supporto del laboratorio mobile e del laboratorio chimico di palermo dell'agenzia delle dogane. Le analisi hanno permesso di individuare immediatamente tutte le specifiche fisicali, le caratteristiche merceologiche e ambientali del prodotto. Gli approfondimenti hanno confermato, in entrambi i casi, che il carburante non era conforme alle specifche commerciali previse. 

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In particolare, il punto di infiammabilità del gasolio, che non deve essere inferiore a 55 gradi in modo da minimizzare il rischio della formazione di miscele infiammabili nei depositi di stoccaggio, è risultato inferiore ai 40 gradi. Oltre al sequestro del gasolio non a norma, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Gela due persone accusate di frode nell'esercizio del commercio. Per contrastare le frodi, ogni anno in Italia l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza effettuano migliaia di controlli sui carburanti prelevati presso distributori stradali e depositi commerciali e fiscali al fine di accertarne la conformità: un prodotto di scarsa qualità infatti, pur non generando da subito anomalie di funzionamento delle autovetture, produce, nell'uso prolungato, effetti negativi sugli ingranaggi dei motori e accresce le emissioni di gas di scarico oltre i normali limiti previsti dalle normative europee a tutela dell'ambiente.

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