Ospedale di Gela, il Nursind: nessun parcheggio per i dipendenti. Chiesta un’area vicina al nosocomio
Attualità
Ospedale di Gela, il Nursind: nessun parcheggio per i dipendenti. Chiesta un’area vicina al nosocomio
Potrebbe essere fornito un servizio di vigilanza nel parcheggio di Caposoprano
E' ormai una realtà che tende a reiterarsi periodicamente quella dell'assenza di parcheggi dentro e fuori l'ospedale di Gela. Una condizione che vede un limitato numero di posti auto per gli operatori sanitari, i quali denunciano tramite una nota del segretario territoriale del Nursid Giuseppe Provinzano che " l'ospedale Vittorio Emanuele è un bene pubblico e costituisce un fiore all'occhiello della sanità del territorio. Purtroppo però, all'esterno non esiste un parcheggio riservato ai dipendenti e nella zona antistante l'ingresso dell'ospedale la sosta è regolamentata con le strisce blu e quindi a pagamento". Il sindacato ricorda anche che l'unico parcheggio abbastanza capiente da poter rispondere all'esigenze giornaliere del personale sanitario "non è custodito e quindi poco sicuro per le lavoratrici che transitano dopo aver effettuato il turno pomeridiano o prima di quello notturno". La richiesta degli operatori nei confronti dell'amministrazione comunale è chiara: utilizzare in concessione l'area attualmente incolta di proprietà del comune che si trova a sud dell'ospedale per adibirlo a parcheggio. Il Nursid chiede anche ai vertici dell'Asp "che per motivi di interesse pubblico, venga consentita la sosta all'interno delle aree disponibili del nosocomio con apposita regolamentazione, che tenga conto esclusivamente, del numero complessivo dei dipendenti in servizio. Per provare a tamponare temporaneamente la situazione, l'amministrazione potrebbe fornire un servizio di vigilanza nel parcheggio di Caposoprano che è sfornito di ogni tipo di sorveglianza, quantomeno per garantire la sicurezza che merita chi si occupa della nostra salute ogni giorno. (Ettore Di Mattia)
E' ormai una realtà che tende a reiterarsi periodicamente quella dell'assenza di parcheggi dentro e fuori l'ospedale di Gela. Una condizione che vede un limitato numero di posti auto per gli operatori sanitari, i quali denunciano tramite una nota del segretario territoriale del Nursid Giuseppe Provinzano che " l'ospedale Vittorio Emanuele è un bene pubblico e costituisce un fiore all'occhiello della sanità del territorio. Purtroppo però, all'esterno non esiste un parcheggio riservato ai dipendenti e nella zona antistante l'ingresso dell'ospedale la sosta è regolamentata con le strisce blu e quindi a pagamento".
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Il sindacato ricorda anche che l'unico parcheggio abbastanza capiente da poter rispondere all'esigenze giornaliere del personale sanitario "non è custodito e quindi poco sicuro per le lavoratrici che transitano dopo aver effettuato il turno pomeridiano o prima di quello notturno". La richiesta degli operatori nei confronti dell'amministrazione comunale è chiara: utilizzare in concessione l'area attualmente incolta di proprietà del comune che si trova a sud dell'ospedale per adibirlo a parcheggio.
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Il Nursid chiede anche ai vertici dell'Asp "che per motivi di interesse pubblico, venga consentita la sosta all'interno delle aree disponibili del nosocomio con apposita regolamentazione, che tenga conto esclusivamente, del numero complessivo dei dipendenti in servizio. Per provare a tamponare temporaneamente la situazione, l'amministrazione potrebbe fornire un servizio di vigilanza nel parcheggio di Caposoprano che è sfornito di ogni tipo di sorveglianza, quantomeno per garantire la sicurezza che merita chi si occupa della nostra salute ogni giorno. (Ettore Di Mattia)