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CASA DI CURA DEGLI ORRORI, PAZIENTI PICCHIATI E MALNUTRITI, CONTINUANO LE INDAGINI DEI CARABINIERI

Cronaca

CASA DI CURA DEGLI ORRORI, PAZIENTI PICCHIATI E MALNUTRITI, CONTINUANO LE INDAGINI DEI CARABINIERI

Vivevano in condizioni igienico sanitarie scarsissime, mobili, arredi, servizi igienici sporchi e danneggiati. Riscontrate inoltre numerose tracce di umidità, muffa e infiltrazioni su...

Donata Calabrese

29 Luglio 2021 14:11

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Vivevano in condizioni igienico sanitarie scarsissime, mobili, arredi, servizi igienici sporchi e danneggiati. Riscontrate inoltre numerose tracce di umidità, muffa e infiltrazioni sul soffitto e sulle pareti. I mobili della cucina erano in condizioni fatiscenti, e i servizi igienici otturati a causa della presenza di acqua stagnante. Al secondo piano mancava l'acqua calda e a volte, i pazienti, erano costretti a fare la doccia con acqua fredda. Non c'erano termosifoni e condizionatori nelle camere da letto dei pazienti, i quali avevano quale unica fonte di riscaldamento una stufetta elettrica collocata nella sala da pranzo. Sono solo alcuni raccapriccianti particolari che emergono dall'inchiesta condotta dai Nas di Ragusa e dai carabinieri del comando provinciale di Caltanissetta e coordinata dalla procura che ha portato all'esecuzione di cinque misure cautelari, una delle quali in carcere, due ai domiciliari e per altri due indagati l'interdizione dall'esercizio della professione per un anno. La casa degli orrori quella scoperta a Serradifalco, una casa socio assistenziale per disabili psichici trasformata in un lager. Adesso Vincenzo Biundo 54 anni di Gela, finito in carcere e altri due indagati, Rocco Giovanni Scordio 49 anni anche lui di Gela e Rosa Anna Milazzo, finiti ai domiciliari, dovranno rispondere a vario titolo, di maltrattamenti, violenza sessuale, abbandono di incapaci, esercizio abusivo della professione di infermiere. Pazienti picchiati con pugni, calci, schiaffi al volto, pedate, strattoni e spinte, minacciati con l'utilizzo di sedie e coltelli. Disabili costretti ad inginocchiarsi, insultati e offesi. Malnutriti, costretti a mangiare pasta in bianco condita a volte con pochissime patate o solamente riso con pane raffermo, ammollato in acqua o nel latte e recuperato dagli scarti dei panifici del luogo. Esseri umani trattati come gli animali, come sottolinea il comandante provinciale dei carabinieri di Caltanissetta, Baldassare Daidone.Immagini che fanno rabbrividire, terribili. Schiaffi e pugni ai pazienti anche senza motivo, solo perché chiedevano o prendevano un po' di pane. Ceffoni che volavano mentre i pazienti mangiavano. Offesi nella loro dignità, solo perché erano disabili o anziani. "Vi uccido", Vi ammazzo, qua devi stare handicappato, ma perché non muori. Queste le frasi che rimbombavano nella casa degli orrori, con pazienti quotidianamente umiliati, mortificati e maltrattati.di Donata Calabrese

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