Gela al dissesto, nulla di fatto in prima convocazione: stasera occasione decisiva
Politica
Gela al dissesto, nulla di fatto in prima convocazione: stasera occasione decisiva
In aula, ieri, è caduto il numero legale: scintille tra pro Greco
Alla fine di una seduta fiume il dissesto non si è votato. Dopo 4 ore di dibattito è caduto il numero legale. Sulla carta i numeri ci sarebbero stati ma consiglieri di maggioranza e opposizione hanno lasciato l'aula. Se ne tornerà a discutere oggi, in seconda convocazione, quando basteranno soltanto dieci si per approvare l'atto. È l'ultima occasione per evitare lo scioglimento del consiglio comunale. Crisi finanziaria ma anche veleni politici nella prima tranche della discussione, in aula. Compatto il centrodestra, eccetto Fratelli d'Italia che non era presente in aula, come annunciato. Lega, Forza Italia e Democrazia Cristiana hanno subito annunciato il loro voto contrario, senza fare sconti a nessuno. Netta anche la posizione della progressista Alessandra Ascia che ha definito il dissesto "Una misura che si poteva evitare". Tra i pro Greco, soltanto dal fedelissimo Giuseppe Morselli si è alzata la levata di scudi, in difesa dell'amministrazione. Malumori, nei corridoi di Palazzo di Città, tra i pro Greco con i fedelissimi piuttosto risentiti nei confronti di chi in aula non ha preso posizione contro gli attacchi sferrati al sindaco, con riferimento all'Mpa e all'indipendente Luigi Di Dio. Sugli errori nella gestione della crisi finanziaria e sulle responsabilità collettive, che affondano le radici nel passato, si sono concentrati gli interventi dei consiglieri di Una Buona Idea. Una parziale conferma delle supposizioni dei consiglieri l'ha data il segretario generale, nonché dirigente al bilancio a interim, Carolina Ferro.
Alla fine di una seduta fiume il dissesto non si è votato. Dopo 4 ore di dibattito è caduto il numero legale. Sulla carta i numeri ci sarebbero stati ma consiglieri di maggioranza e opposizione hanno lasciato l'aula. Se ne tornerà a discutere oggi, in seconda convocazione, quando basteranno soltanto dieci si per approvare l'atto. È l'ultima occasione per evitare lo scioglimento del consiglio comunale. Crisi finanziaria ma anche veleni politici nella prima tranche della discussione, in aula. Compatto il centrodestra, eccetto Fratelli d'Italia che non era presente in aula, come annunciato.
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Lega, Forza Italia e Democrazia Cristiana hanno subito annunciato il loro voto contrario, senza fare sconti a nessuno. Netta anche la posizione della progressista Alessandra Ascia che ha definito il dissesto "Una misura che si poteva evitare". Tra i pro Greco, soltanto dal fedelissimo Giuseppe Morselli si è alzata la levata di scudi, in difesa dell'amministrazione. Malumori, nei corridoi di Palazzo di Città, tra i pro Greco con i fedelissimi piuttosto risentiti nei confronti di chi in aula non ha preso posizione contro gli attacchi sferrati al sindaco, con riferimento all'Mpa e all'indipendente Luigi Di Dio. Sugli errori nella gestione della crisi finanziaria e sulle responsabilità collettive, che affondano le radici nel passato, si sono concentrati gli interventi dei consiglieri di Una Buona Idea.
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Una parziale conferma delle supposizioni dei consiglieri l'ha data il segretario generale, nonché dirigente al bilancio a interim, Carolina Ferro.