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CONTAGIO FUORI CONTROLLO, INTANTO GRECO E GNOFFO PUNGOLANO L’ASP SULLE CARENZE DELL’OSPEDALE

Salute

CONTAGIO FUORI CONTROLLO, INTANTO GRECO E GNOFFO PUNGOLANO L’ASP SULLE CARENZE DELL’OSPEDALE

Ora è più che una sensazione. Se i parametri non cambiassero entro due giorni, la zona rossa per Gela verrebbe prolungata. Sono 78 i positivi gelesi riscontrati nelle ultime 24...

Graziano Amato

21 Luglio 2021 14:39

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Ora è più che una sensazione. Se i parametri non cambiassero entro due giorni, la zona rossa per Gela verrebbe prolungata. Sono 78 i positivi gelesi riscontrati nelle ultime 24 ore, tutti posti in isolamento domiciliare. In soli quattro giorni, dal 16 al 19 luglio, Gela ha collezionato 223 positivi, ben al di sopra del meccanismo matematico che per la città fa scattare la zona rossa dopo 180 casi riscontrati in sette giorni. Ora gli attuali positivi sono 518, con un numero impressionate di quarantene preventive che coinvolgono i contatti stretti dei contagiati. Il nuovo decreto potrebbe essere approvato domani. Con i nuovi parametri Gela potrebbe uscire dalla zona rossa già venerdì, ma con quali conseguenze? il contagio è ormai dilagante, ma tutti i positivi sono domiciliati. A questo purtroppo si accosta un numero altissimo di non vaccinati, che potrebbero avere le conseguenze peggiori in caso di infezione. Qui torna il tutti contro tutti. Perchè chi si è vaccinato vuole tornare alla libertà, così come i ristoratori. Mentre una grossa fetta della cittadinanza continua, lecitamente perché in possesso del green pass, a festeggiare cerimonie alimentando però il fenomeno dell'abusivismo tra parrucchieri ed esiti. Un circolo vizioso condizionato da strane regole difficile da invertire in attesa che il picco dei contagi venga superato nella speranza che la campagna vaccinale decolli. Intanto il Vittorio Emanuele  si è fatto trovare sprovvisto anche per questa ondata. La Regione ha riconvertito la terapia intensiva. Quei pochi gelesi che finiscono in rianimazione vengono trasferiti al covid center di riviera, mentre non sono partiti ancora i lavori per la terapia intensiva finanziata da Eni. Anche di questo si è parlato durante l'incontro che ieri ha riunito il sindaco Lucio Greco, l'assessore alla sanità Nadia Gnoffo e il direttore sanitario dell'ASP Marcella Santino. Al centro del dibattito le carenze organiche del Vittorio Emanuele. Intanto il direttore generale dell'ASP Alessandro Caltagirone ha comunicato l'attivazione dell'ambulatorio dedicato alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori che sono stati esposti ad amianto. Il protocollo prevede approfondimenti, controlli periodici e mirati. Ha il compito di definire l'entità dell'esposizione pregressa dei lavoratori e di gestire il percorso di assistenza sanitaria nella fase preventiva e in quella diagnostico - terapeutica e medico legale visto che le conseguenze dell'esposizione all'amianto possono emergere anche dopo molti anni. Tutte le prestazioni saranno gratuite e non sarà necessaria la richiesta del medico curante.di Graziano Amato

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