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CONTROLLI A TAPPETO DELLA POLIZIA MA CONTINUA A MANCARE LA COLLABORAZIONE DEI CITTADINI

Cronaca

CONTROLLI A TAPPETO DELLA POLIZIA MA CONTINUA A MANCARE LA COLLABORAZIONE DEI CITTADINI

Due sparatorie, un'aggressione, cinque incendi dolosi e cinque arresti. È il bollettino degli ultimi sette giorni di azioni criminali a Gela. In città fenomeni come l'utilizz...

Graziano Amato

29 Ottobre 2022 13:22

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Due sparatorie, un'aggressione, cinque incendi dolosi e cinque arresti. È il bollettino degli ultimi sette giorni di azioni criminali a Gela. In città fenomeni come l'utilizzo di armi o lo spaccio e il consumo di stupefacenti sono più che presenti e lo dimostrano i risultati dei controlli eseguiti dalla Polizia nell'ultima settimana, intensificati soprattutto a seguito degli spari avvenuti in via Niscemi lo scorso sabato. Per quell'episodio le indagini continuano serrate. Gli inquirenti sarebbero vicini alla verità e presto potrebbero risalire al responsabile del gesto. Qualche giorno dopo la sparatoria al pronto soccorso sarebbero arrivati due agricoltori feriti e avrebbero raccontato di essere stati aggrediti. I due episodi non sarebbero comunque collegati. Mercoledì e giovedì scorsi, unità della Polizia di Stato con l'ausilio di elicottero e unità cinofile hanno eseguito numerosi controlli finalizzati alla ricerca di armi, esplosivi e stupefacenti in quartieri della città che si prestano ad attività delinquenziali. È stato arrestato un gelese quarantacinquenne nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Durante la perquisizione hanno sequestrato 475 grammi di hashish, 43 grammi di marijuana, 0,40 grammi di cocaina, una carabina ad aria compressa, 960 euro in contanti, probabile provento dell'attività di spaccio, un bilancino di precisione e dei sacchetti in plastica per il confezionamento sottovuoto. Altri due gelesi sono stati arrestati in flagranza di reato per tentato furto aggravato. Sono stati bloccati dagli agenti del Commissariato all'interno di un'azienda edile di Gela. Entrambi hanno precedenti giudiziari per reati contro il patrimonio. Inoltre sono stati eseguiti 2 ordine di carcerazione: il primo emesso nei confronti di un condannato che deve scontare una pena di tre anni, tre mese e 17 giorni di reclusione per concorso in detenzione e traffico di sostanze stupefacenti; il secondo emesso nei confronti di un condannato che deve scontare una pena di quattro anni e otto mesi di reclusione per ricettazione. La scorsa notte invece gli incendiari hanno colpito due volte: la prima ai danni di un'attività commerciale di corso Salvatore Aldisio e poi in pieno centro, in corso Salvatore Aldisio, dove qualcuno ha dato alle fiamme l'automobile del commerciante ed ex consigliere comunale Nuccio Cafà. Nel corso dell'ultima settimana inoltre la Polizia ha eseguito controlli su 324 soggetti, di cui 182 gravati da pregiudizi di Polizia. Sono state eseguite 12 perquisizioni, controllati 147 veicoli, 49 tra arrestati e detenuti domiciliari, liberi vigilati e sorvegliati speciali, 10 possessori di armi, con ritiro cautelare di armi nei confronti di quattro di essi; controllati 4 locali pubblici e rilevate 6 sanzione amministrative e 9 infrazioni al codice della strada. L'azione di prevenzione e contrasto viene svolta con costanza sull'area gelese da tutte le forze di Polizia - ha dichiarato il Questore Emanuele Ricifari - che hanno sostegno efficace e tempestivo, in caso emergano reati, da parte della Procura della Repubblica che in tempi brevissimi porta a definizione i procedimenti e, quando necessario, adotta le più opportune misure cautelari. In questi anni e in questi ultimi mesi tale impegno è stato costante tanto che si può affermare, dati alla mano, che Gela è l'area più presidiata della provincia e di certo una delle più controllate del paese. I risultati in termini repressivi, che pure sono elevatissimi - si pensi che la percentuale dei responsabili di incendi denunciati e condannati è altissima - e prossima al 60% degli episodi, ciò che continua purtroppo a registrarsi è la quasi nulla collaborazione dei cittadini. Sono tanti gli episodi delittuosi per i quali non riceviamo alcun contributo testimoniale e poi dalle indagini emerge che dei fatti avevano diretta conoscenza e potevano testimoniare più persone. Chiediamo ancora alla gran parte onesta dei cittadini di collaborare, di considerare un dovere etico e di cittadinanza, oltre che giuridico, il farlo. In sintesi rendiamo Gela ciò che è vocata ad essere un luogo meraviglioso per viverci e per visitare da turisti. Aiutate la magistratura e le autorità di pubblica sicurezza ad aiutarvi".di Graziano Amato

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