Cronaca
Controlli suoi luoghi di lavoro in provincia di Caltanissetta: scoperti 73 lavoratori in nero
Bilancio della prefettura sull'attività di monitoraggio svolta dalle forze dell'ordine
Prosegue senza sosta l'azione di impulso e monitoraggio da parte della Prefettura di Caltanissetta nell'ambito dell' "Accordo per la sicurezza e la tutela della salute nei luoghi di lavoro ed il contrasto del lavoro irregolare", siglato il 19 novembre 2021 con l'obiettivo di realizzare nel territorio provinciale un modello operativo unitario in grado di promuovere la cultura della legalità, accrescendo la sensibilità di datori di lavoro e lavoratori al rigoroso rispetto delle regole in materia di sicurezza.
Nel corso degli ultimi diciotto mesi, infatti, attraverso l'azione sinergica dei componenti del Gruppo di monitoraggio, diretta dal Prefetto Chiara Armenia, è stata messa in campo un sensibile rafforzamento dei controlli con conseguente aumento delle verifiche nelle aziende, quale migliore strumento di deterrenza volto ad incentivare il rispetto delle norme sulla sicurezza e sulla regolarità dei rapporti di lavoro. Da un'analisi ponderata dei dati, infatti, emerge che il potenziamento dei controlli sta restituendo risultati positivi in termini di riduzione delle irregolarità e una maggiore propensione delle aziende al rispetto delle regole.
Nel corso del primo semestre 2023, i componenti del gruppo di monitoraggio - istituito in seno al predetto accordo e composto dai rappresentanti delle Forze di Polizia, del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, dell'INPS, dell'Inail, dell'Ispettorato del Lavoro e dello S.Pr.e.s.a.l. - in linea con le direttive impartite e con gli impegni assunti, hanno mantenuto lo standard dei controlli effettuati nei periodi precedenti, ispezionando in totale 438 aziende. Nell'ambito di tali attività, sono state riscontrate 64 aziende irregolari - con un'incidenza, quindi, di circa il 15%. Tra queste, 21 aziende sono state segnalate per gravi violazioni delle norme in materia di salute e sicurezza.
Tale ultimo dato, peraltro, risulta in netto calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno in cui le aziende segnalate per gravi violazioni furono 51. Ciò che invece rimane immutato è la tipologia di violazioni commesse che afferiscono principalmente alla mancata formazione e addestramento e/o mancata informazione la lavoratore. In particolare, nel periodo di riferimento, su 21 aziende segnalate ben 17 non hanno ottemperato ai summenzionati obblighi formativi e informativi.
Tra le violazioni riscontrate spiccano, poi, la mancata adozione del Documento di valutazione dei rischi, l'assenza di visite mediche e il mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuali. Peraltro, si rappresenta che, in seno ai predetti controlli, sono state verificate, in totale, 314 posizioni lavorative, di cui 92 irregolari. Inoltre è stata accertata la presenza di 73 lavoratori in nero. Tale risultanza appare in lieve crescita rispetto al medesimo arco temporale dello scorso anno quando, nell'ambito dei controlli effettuati, furono segnalati 65 lavoratori in nero. In relazione a tale aspetto si rappresenta che, in esito a tale consistente attività di controllo, sono stati adottati 24 provvedimenti di sospensione di cui 6 solo per aver riscontrato posizioni lavorative in nero. Nell'ambito dell'azione di controllo perpetrata nel corso del primo semestre dell'anno in corso sono state elevate sanzioni amministrative per ⬠1.050.750,00, di cui ⬠269.234,00 per ammende. Ai cennati controlli svolti dai componenti del Gruppo di lavoro e alle attività di indagine svolte dalle Forze di Polizia, si aggiungono anche i controlli espletati dallo SPRESAL, che nel periodo di riferimento ha ispezionato 59 aziende sotto il profilo prettamente sanitario, riscontrando irregolarità in 26 casi. L'attività di verifica proseguirà anche nei prossimi mesi, si rappresenta che in atto questo Ufficio ha accentrato la propria attenzione sulla formazione ed è già in corso l'organizzazione di mirati percorsi formativi sull'importante tematica, rivolti anche agli studenti e ciò nella consapevolezza che la sicurezza è un valore di assoluta priorità attorno a cui deve svilupparsi una reale cultura della legalità, partendo proprio dai giovani studenti.