CRESCE LA PREOCCUPAZIONE CRIMINALITÀ NELLE CAMPAGNE ’’TERRE DI NESSUNO’’
Cronaca
CRESCE LA PREOCCUPAZIONE CRIMINALITÀ NELLE CAMPAGNE ’’TERRE DI NESSUNO’’
Le campagne di borgo Manfria e Desusino, contrade rurali dell'ampio comune di Gela, sono ormai diventate terra di nessuno. Questo è lo sfogo di alcuni cittadini che preferiscono rima...
Le campagne di borgo Manfria e Desusino, contrade rurali dell'ampio comune di Gela, sono ormai diventate terra di nessuno. Questo è lo sfogo di alcuni cittadini che preferiscono rimanere nell'anonimato. Sono tante le segnalazioni del genere arrivate alla redazione di rete Chiara e probabilmente anche all'orecchio di qualche consigliere comunale. Sia il segretario del Pd Guido Siragusa, che il capogruppo della Lega Giuseppe Spata avevano lanciato l'allarme in merito a inquietanti episodi che si verificherebbero in quell'area. Le vittime, indifese, non hanno potuto che accettare che, in maniera sistematica e periodica, si verificassero numerosi episodi incendiari a danno di colture di paglia, la gran parte registrati nel 2021. Più precisamente il fenomeno ha interessato le stoppie, ovvero i residui della paglia che spesso vengono usati come foraggio animale e che volgarmente vengono chiamate "restucce". Recentemente anche il deputato Ars del Pd Giuseppe arancio ha riacceso i riflettori sull'allarme sicurezza nelle campagne evidenziando che un adeguato sistema di videosorveglianza potrebbe limitare furti e incendi. Le campagne, infatti, sono ormai in balia del pascolo abusivo, con intere coltivazioni che vengono sistematicamente distrutte e dei ladri che portano via qualsiasi cosa. I segnalatori denunciano un vero e proprio marcamento del territorio, nei pressi dell'aria di accesso al centro Aias, di alcune famiglie che controllano il passaggio del bestiame. Guai per chi non ci sta. Infatti chi si ribella subisce pesanti ritorsioni: risale appena all'estate scorsa un cruento episodio di sangue, passato nel silenzio, che ha macchiato quel territorio, confermandone il completo abbandono. La gente non si sente tutelata, per cui diventa anche difficile denunciare, pertanto la soluzione diventa spesso quella di abbandonare le campagne. Dietro a tutti questi episodi non si esclude possa celarsi la mano della criminalità organizzata, con l'ascesa di nuove insospettabili famiglie, probabilmente legate alla Stidda, grazie alla quale sono riuscite a monopolizzare l'intero territorio.di Graziano Amato
Le campagne di borgo Manfria e Desusino, contrade rurali dell'ampio comune di Gela, sono ormai diventate terra di nessuno. Questo è lo sfogo di alcuni cittadini che preferiscono rimanere nell'anonimato. Sono tante le segnalazioni del genere arrivate alla redazione di rete Chiara e probabilmente anche all'orecchio di qualche consigliere comunale. Sia il segretario del Pd Guido Siragusa, che il capogruppo della Lega Giuseppe Spata avevano lanciato l'allarme in merito a inquietanti episodi che si verificherebbero in quell'area. Le vittime, indifese, non hanno potuto che accettare che, in maniera sistematica e periodica, si verificassero numerosi episodi incendiari a danno di colture di paglia, la gran parte registrati nel 2021. Più precisamente il fenomeno ha interessato le stoppie, ovvero i residui della paglia che spesso vengono usati come foraggio animale e che volgarmente vengono chiamate "restucce". Recentemente anche il deputato Ars del Pd Giuseppe arancio ha riacceso i riflettori sull'allarme sicurezza nelle campagne evidenziando che un adeguato sistema di videosorveglianza potrebbe limitare furti e incendi. Le campagne, infatti, sono ormai in balia del pascolo abusivo, con intere coltivazioni che vengono sistematicamente distrutte e dei ladri che portano via qualsiasi cosa. I segnalatori denunciano un vero e proprio marcamento del territorio, nei pressi dell'aria di accesso al centro Aias, di alcune famiglie che controllano il passaggio del bestiame. Guai per chi non ci sta. Infatti chi si ribella subisce pesanti ritorsioni: risale appena all'estate scorsa un cruento episodio di sangue, passato nel silenzio, che ha macchiato quel territorio, confermandone il completo abbandono. La gente non si sente tutelata, per cui diventa anche difficile denunciare, pertanto la soluzione diventa spesso quella di abbandonare le campagne. Dietro a tutti questi episodi non si esclude possa celarsi la mano della criminalità organizzata, con l'ascesa di nuove insospettabili famiglie, probabilmente legate alla Stidda, grazie alla quale sono riuscite a monopolizzare l'intero territorio.di Graziano Amato