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"Curiamo la salute, salviamo la sanità", la Cgil organizza un sit in davanti il Sant’Elia di Caltanissetta

Salute

"Curiamo la salute, salviamo la sanità", la Cgil organizza un sit in davanti il Sant’Elia di Caltanissetta

Mobilitazione domani, sabato 16 marzo

Redazione

15 Marzo 2024 18:13

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Una grande mobilitazione quella messa in campo dalla Cgil per la salvaguardia della sanità e per garantire il diritto alla salute. Continua Il grande impegno  della  Cgil per la  difesa della  Salute come diritto fondamentale delle persone e delle comunità e per la piena attuazione dell'art 32 della Costituzione. Domani, sabato 16 marzo saremo in sit in a Caltanissetta davanti il presidio ospedaliero del Sant'Elia per ribadire la nostra posizione e la nostra contrarietà  contro chi continua a compromettere  il diritto alla salute e il valore del Servizio Sanitario Nazionale. E' quanto afferma in una nota, la Segretaria Generale Cgil Caltanissetta Rosanna Moncada. 

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Partiamo sempre dai territori per il valore che le nostre comunità rappresentano e da qui diamo il via a una campagna di mobilitazione che ci vedrà successivamente manifestare a Palermo per poi confluire in una manifestazione nazionale. Vogliamo far arrivare dappertutto la nostra voce insieme a quelle di associazioni, cittadine e cittadini , lavoratrici e lavoratori stanchi di essere presi in giro da una politica che continua a giocare con la salute delle persone noncurante delle difficoltà di chi deve curarsi e non lo può fare. La Sicilia è tra le regioni con maggiore indice di fuga, la mobilità sanitaria ha generato  un debito di oltre 177 milioni di euro e la condizione in cui versa la nostra sanità è sotto gli occhi di tutti.

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E' arrivato il momento di invertire questa rotta: gli ospedali chiudono in diverse province siciliane interi reparti vengono smantellati e accorpati e le liste d'attesa continuano a essere lunghe sottoponendo i malati a estenuanti attese o se possono pagare a rivolgersi ai privati. In un quadro generale di mancanza di investimenti  a farne le spese sono le persone più povere e quelli più fragili come i tanti anziani. L'inerzia e l'incapacità che subiamo  ci indigna, come cittadini, come lavoratori come utenti come pazienti e alimenta quella sfiducia da parte della gran parte delle persone  perché diventano sempre più evidenti le scelte  di una   classe politica che non ha assolutamente interesse e cura verso i propri territori come se i nostri rappresentanti politici  non dovessero mai ammalarsi e mai dover ricorrere alle cure. E' tempo di campagna elettorale e sicuramente tante saranno le promesse e le intenzioni ma chi si appresterà a rappresentarci  deve avere la consapevolezza  che non è più tempo di parole ma  lo dovrà fare attraverso   fatti concreti evitando  di sensibilizzarsi solo al momento per recuperare voti e consensi. E'  dunque tempo di mobilitazione per il rilancio di un sistema che interessa tutti, dai più piccoli ai più anziani e   tutto il personale sanitario".

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