Da undici giorni protesta davanti al tribunale di Gela: chiede di tornare al lavoro. Si nutre solo con acqua e zucchero
Lavoro
Da undici giorni protesta davanti al tribunale di Gela: chiede di tornare al lavoro. Si nutre solo con acqua e zucchero
Salvatore Comandatore chiede giustizia dopo essere stato licenziato ingiustamente
Rischia il collasso fisico Salvatore Comandatore che continua la protesta dinnanzi al tribunale. Di giorno sta sotto il sole cocente, la notte dorme nella sua vecchia auto e rifiuta il cibo. L'operatore guardia fuochi chiede il diritto al lavoro con il reintegro nella Società "Archimede" attiva al porto isola della raffineria Eni. Ad oggi la situazione sembra non avere sbocchi. A sostegno della sua richiesta di reintegro una sentenza emessa, nel giugno dello scorso anno, dal giudice del lavoro che dichiara l' illegittimità del licenziamento e la reintegrazione immediata. E' certo di essere stato licenziato solo per essersi rifiutato di sversare in mare idrocarburi. Tesi negata invece dalla società "Archimede" che esclude anomalie, e sottolinea che il licenziamento si è reso necessario a causa della condotta del lavoratore. La stessa società non solo non ha reintegrato il lavoratore ma si è rivolto alla commissione di conciliazione di Caltanissetta per il secondo licenziamento perche' in possesso di titoli scaduti. Il lavoratore ha presentato attestati, certificazioni e corsi conseguiti a sue spese ma l'azienda ha provveduto solo a notificare un secondo licenziamento. Adesso di attende un udienza ad ottobre.
Rischia il collasso fisico Salvatore Comandatore che continua la protesta dinnanzi al tribunale. Di giorno sta sotto il sole cocente, la notte dorme nella sua vecchia auto e rifiuta il cibo. L'operatore guardia fuochi chiede il diritto al lavoro con il reintegro nella Società "Archimede" attiva al porto isola della raffineria Eni. Ad oggi la situazione sembra non avere sbocchi. A sostegno della sua richiesta di reintegro una sentenza emessa, nel giugno dello scorso anno, dal giudice del lavoro che dichiara l' illegittimità del licenziamento e la reintegrazione immediata. E' certo di essere stato licenziato solo per essersi rifiutato di sversare in mare idrocarburi.
Advertising
Tesi negata invece dalla società "Archimede" che esclude anomalie, e sottolinea che il licenziamento si è reso necessario a causa della condotta del lavoratore. La stessa società non solo non ha reintegrato il lavoratore ma si è rivolto alla commissione di conciliazione di Caltanissetta per il secondo licenziamento perche' in possesso di titoli scaduti. Il lavoratore ha presentato attestati, certificazioni e corsi conseguiti a sue spese ma l'azienda ha provveduto solo a notificare un secondo licenziamento. Adesso di attende un udienza ad ottobre.