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DA GIOVEDI ITALIA DIVISA IN FASCE. IN SICILIA ZONA GIALLA, ARANCIONE O ROSSA?

Disagi del cittadino

DA GIOVEDI ITALIA DIVISA IN FASCE. IN SICILIA ZONA GIALLA, ARANCIONE O ROSSA?

Concluse le festività natalizie, si attende quella dell'epifania. l'Italia intanto si prepara a essere divisa ancora in fasce, arancione, gialla e rossa. dopo il divieto di spostame...

04 Gennaio 2021 21:21

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Concluse le festività natalizie, si attende quella dell'epifania. l'Italia intanto si prepara a essere divisa ancora in fasce, arancione, gialla e rossa. dopo il divieto di spostamento tra le regioni, ristoranti e bar solo da asporto nel prossimo week end e ancora il divieto di ospitare più di due persone a casa, tra amici e parenti, si prosegue sulla linea delle restrizioni delle festività, quella ipotizzata dal governo e dai tecnici per dopo l'epifania. la scadenza del decreto natalizio potrebbe essere prorogata con un'ordinanza del ministro della salute. emerge l'idea di un "provvedimento ponte" tra il 7 e il 15 gennaio ma le proposte messe in campo saranno due: quella di mantenere in vigore le misure vigenti fino al 15 gennaio (arancione nei feriali e rossa nel weekend), data di scadenza dell'ultimo dpcm, oppure di tornare in zona gialla per il 7 e 8 gennaio, per poi passare alle misure della fascia arancione il weekend del 9 e 10 e, successivamente, sulla base del monitoraggio, assegnare le fasce per la settimana seguente. nei piani del governo quindi il periodo dal 7 al 10 gennaio servirà per varare nuovi parametri e indicatori in accordo con l'istituto superiore di sanità, il comitato tecnico scientifico e il ministero della salute: l'idea è di far scattare la zona arancione quando l'indice di contagio rt è superiore all'1 e compreso nell'intervallo di 1, 25 e di far scattare la zona rossa quando supera l'1, 25. considerando che nessuna regione attualmente ha incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti, il cambiamento potrebbe portare dieci regioni ad avere maggiori restrizioni. se passeranno le modifiche al sistema di monitoraggio, da lunedì 11 (visto che sabato e domenica tutta Italia sarà arancione), mezzo paese cambierà colore, passando in zone con misure più restrittive rispetto a quelle previste per la gialla. come la Sicilia che rischia l'arancione. la modifica a cui sta pensando attualmente il governo è quella di far scattare la zona arancione per la Sicilia quando l'indice di contagio è sopra l'1 e di far partire quella rossa se rt è sopra 1, 25. in ogni caso il governo pensa di mantenere la deroga per i due ospiti in casa (parenti o amici) fino al 15 gennaio. ricapitolando, quindi, per ora il governo pensa di introdurre la zona arancione nel week end tra il 9 e il 10 gennaio in tutta Italia; varare ulteriori restrizioni oltre alla zona gialla (la cosiddetta "zona gialla rinforzata" nei giorni dal 7 al 15; cambiare gli indicatori in base ai quali il ministero della salute dichiara le zone nelle regioni rendendoli più stringenti. il nodo da sciogliere è proprio quale provvedimento legislativo varare nelle prossime ore per i nuovi divieti che resteranno in vigore fino alla scadenza del decreto n. 158/2020. Dal lunedì al venerdì mantenere le restrizioni della zona gialla e poi chiudere tutto il sabato e la domenica, mantenendo a seconda delle opzioni la possibilità di spostarsi all'interno dei comuni e i negozi (tranne bar e ristoranti) aperti negli ultimi due giorni della settimana. in ogni caso il premier conte ha assicurato la ripartenza della didattica in presenza alle scuole superiori a partire dal 7 gennaio: rimandare la data del rientro a scuola era una richiesta delle regioni. e secondo alcune indiscrezioni il governo starebbe lavorando alla revisione degli indicatori che decidono le zone per le regioni, abbassando quello della zona arancione e della zona rossa. Il coprifuoco verrà rinnovato insieme all'obbligo di indossare la mascherina all'aperto e al chiuso e a mantenere il distanziamento di almeno un metro; rimarrà in vigore il divieto di assembramento e la facoltà, per i sindaci, di chiudere strade e piazze;. . I negozi verranno riaperti ma con orario di chiusura non più prolungato; verrà rinnovata la chiusura dei centri commerciali nei festivi e prefestivi; bar e ristoranti riapriranno fino alle 18 con le regole precedenti: sedere al massimo in quattro al tavolo e indossare la mascherina quando non si mangia; resteranno consentiti l'asporto e la consegna a domicilio; la capienza su bus e metropolitane rimane fissata al 50 per cento e non si prevede di aumentare i posti dopo il 15 gennaio; il governo deve comunque trovare una sintesi politica al suo interno prima di mettersi al lavoro sul nuovo provvedimento.

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