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Dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 200 milioni per Gela: ospedale, dissalatore, pontile e Mura Timoleontee

Politica

Dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 200 milioni per Gela: ospedale, dissalatore, pontile e Mura Timoleontee

Oggi la firma del piano

Graziano Amato

27 Maggio 2024 11:30

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La premier Giorgia Meloni in Sicilia, oggi, per firmare, al teatro Massimo di Palermo, il piano Fsc con il governatore regionale Renato Schifani alla presenza del ministro per gli Affari europei e la coesione Raffaele Fitto. Il programma di finanziamenti europei destina ingenti somme anche a Gela. Conferme e sorprese per una disponibilità complessiva che tocca quasi i 200 milioni di euro. Ci sono 130 milioni di euro la realizzazione del nuovo ospedale di Ponte Olivo, progetto da tempo decantanto e mai realizzato. C'erano state delle fasi preliminari com la delibera dell'Asp per il project financing e il comodato d'uso gratuito dell'area che dovrebe concedere Enimed. A Febbraio l'opposizione aveva denunciato il rischio depennamento dei fondi che per il momento sembra scongiurato. 

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Sono previsti anche 2 milioni di euro per la tutela e la valorizzazione delle Mura Timoleontee di Gela. Da tempo le associazioni insieme ai cultori di storia patria denunciano uno stato di trascuratezza non indifferente delle strutture e questa potrebbe essere l'occasione per intervenire. Non è chiaro se le risorse potranno anche servire per creare un nuovo varco d'accesso per il sito, visto che quello di Viale Indipendenza non è considerato idoneo. Il piano riserva 3 milioni e 400mila euro alla realizzazione del Polo per l'infanzia Luigi Pirandello, progetto rimasto arenato nelle secche delle lungaggini burocratiche di Agenda Urbana. Ingenti le somme destinate alla discarica Timpazzo, quasi 12 milioni per la realizzazione di due nuove vasche. Anche in questo caso bisognerà superare una serie di adempimenti progettuali non indifferenti. 

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Per il ripristino della sezione idraulica del torrente Rabbito di Gela e Roccazzelli di Niscemi ci sono 400mila euro a disposizione, 4 milioni invece per la rifunzionalizzazione del fiume Maroglio. Tra le conferme ci sono i fondi destinati alla riattivazione del dissalatore di Gela, 32 milioni per rimettere in moto un impianto fermo da anni per cui la regione paga 10 milioni l'anno, e che potrebe garantire una svolta nella gestione della siccità. Non sarà semplice, le procedure sono lunghe e complesse. Infine, se da un lato c'è chi spera in una possibile riqualificazione del pontile sbarcatoio, dall'altro il piano impiega 7 milioni e 400mila euro per la demolizione della struttura vetusta e fatiscente. Insomma una vera e propria pioggia di finanziamenti per il territorio. La firma del piano coincide con un momento delicato politico, tra elezioni europee e amministrative e potrebbe essere un buon ticket da spendere per il centrodestra. Pungola l'opposizione. La vera sfida non è programmare le risorse ma spenderle bene e sopratutto in tempo considerato che, come è già accaduto a decine e decine di progetti, c'è il rischio che i finanziamenti tornino indietro, visto che  il DL sud impone alla Regione di programmare e spendere le risorse entro un anno, forse un'utopia per la  Regione. 

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