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DALLA BIORAFFINERIA PASSA IL FUTURO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA INTEGRATA SU CUI STA INVESTENDO ENI

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DALLA BIORAFFINERIA PASSA IL FUTURO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA INTEGRATA SU CUI STA INVESTENDO ENI

Gela capitale della transizione ecologica integrata. Non a caso la fondazione "Merita" ha scelto la città del golfo come sede di un convegno a cui hanno preso parte i vertic...

Graziano Amato

20 Dicembre 2022 14:35

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Gela capitale della transizione ecologica integrata. Non a caso la fondazione "Merita" ha scelto la città del golfo come sede di un convegno a cui hanno preso parte i vertici di Eni, Snam, Aeroporti di Roma e anche il viceministro dell'ambiente Vannia Gava, che si è svolto nella sala conferenze del centro di formazione della bioraffineria. "Carburanti e gas bio, si può!" è lo slogan lanciato in occasione dell'iniziativa. Sia il presidente di Confidustria Energia, nonché direttore generale Energy Evolution di Eni Giuseppe Ricci, che il viceministro Vannia Gava hanno parlato di una transizione che deve essere sostenibile per l'ambiente ma anche per l'economia e la società. Secondo i vertici del cane a sei zampe Gela rappresenta l'esempio madre di questo concetto grazie all'avvio della bioraffineria e l'investimento Argo - Cassiopea che in questa fase garantisce un ritorno occupazionale con la costruzione degli impianti a terra. L'aumento della domanda di carburanti e gas bio è concreto, come hanno ribadito anche Filippo Brandolini e Marco Troncone rispettivamente amministratori delegati di Snam e Aeroporti Roma. Gela si candida diventare hub energetico del Mediterraneo, grazie ad una serie di investimenti che Eni intende avviare. Michele Viglianisi, responsabile Eni delle bioraffinerie, citando l'obbiettivo della neutralità carbonica fissato per il 2050,ha snocciolato i dati della bio rafinery di Gela alimentata da un miliardo di biomasse provenienti da terreni degradati, per lo più in Africa, palm-oil free all'85% sostituito dall'olio di ricini. Gli impianti gelesi puntano alla produzione del biojet e l'utilizzo di scarti come il combustibile solido secondario. All'incontro ha preso parte anche il senatore Pietro Lorefice, unica voce un po' più critica del dibattito, che qualche dubbio l'ha esposto in merito agli investimenti sulle fonti rinnovabili. In prima fila anche il Sindaco Lucio Greco che non è del tutto convinto della strategia messa in campo da Eni all'indomani del protocollo del 2014.di Graziano Amato

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