Cronaca
Depistaggio Borsellino, reato prescritto per i tre poliziotti: sentenza della Corte d’Appello di Caltanissetta
E' caduta l'aggravante mafiosa
Nessuna condanna per il depistaggio sulle indagini sulla strage di Via D'Amelio. Sono le 18 in punto quando la Corte d'Appello di Caltanissetta, presieduta da Giovanbattista Tona, entra nell'aula bunker del carcere Malaspina di Caltanissetta, per emettere, dopo otto ore di Camera di consiglio, la sentenza di appello. Il reato di calunnia, di cui erano accusati i tre imputati, i poliziotti Mario Bo, Michele Ribaudo e Fabrizio Mattei, nei confronti del falso pentito Vincenzo Scarantino, è prescritto. Sono passati tanti, troppi anni. Così viene confermata, quasi per intero, la sentenza di primo grado. Per Bo e Mattei. Reato prescritto anche per l'ex ispettore Michele Ribaudo, che in primo grado era stato assolto. I giudici non hanno ritenuto per gli imputati l'aggravante di aver commesso il reato per favorire Cosa nostra, per questo è scattata la prescrizione del reato di calunnia.