Discarica di Lentini chiusa: parte dei rifiuti potrebbero essere smaltiti a Gela
Ambiente
Discarica di Lentini chiusa: parte dei rifiuti potrebbero essere smaltiti a Gela
E' una delle ipotesi al vaglio della Regione
La discarica di Timpazzo potrebbe a breve diventare una delle provvisorie destinazioni dei rifiuti sino ad ora smaltiti a Lentini a cuasa dell'interruzione delle attività di trattamento meccanico biologico. Campanello d'allarme piuttosto rilevante se considerata l'eventuale mole di rifiuti che andrebbe a sovraccaricare il sistema di Impianti Srr. Un impianto quello di contrada Coda Volpe a Lentini predisposto per garantire il conferimento di rifiuti provenienti da circa 200 comuni siciliani, la cui sospensione a tempo indeterminato provocherò rilevanti ripercussioni sulla totale gestione dei rifiuti nella Sicilia orientale. A determinare la sospensione delle attività due provvedimenti, uno del gip di Catania e l'altro dell'Assessorato regionale con il quale si nega l'autorizzazione in vista della definizione delle istanze di verifica per la valutazione di impatto ambientale, ad oggi in pausa per l'assenza della valutazione sull'insussistenza dei risschi sanitari, ambientali e culturali della Città metropolitana e dell'Arpa. La decisione temporanea definitiva non è stata ancora ufficializzata, ma sul piatto della bilancia attualmente più pesante sembrano già esserci con certezza gli impianti di Gela, insieme a quelli di Enna e Siciliana.
La discarica di Timpazzo potrebbe a breve diventare una delle provvisorie destinazioni dei rifiuti sino ad ora smaltiti a Lentini a cuasa dell'interruzione delle attività di trattamento meccanico biologico. Campanello d'allarme piuttosto rilevante se considerata l'eventuale mole di rifiuti che andrebbe a sovraccaricare il sistema di Impianti Srr. Un impianto quello di contrada Coda Volpe a Lentini predisposto per garantire il conferimento di rifiuti provenienti da circa 200 comuni siciliani, la cui sospensione a tempo indeterminato provocherò rilevanti ripercussioni sulla totale gestione dei rifiuti nella Sicilia orientale. A determinare la sospensione delle attività due provvedimenti, uno del gip di Catania e l'altro dell'Assessorato regionale con il quale si nega l'autorizzazione in vista della definizione delle istanze di verifica per la valutazione di impatto ambientale, ad oggi in pausa per l'assenza della valutazione sull'insussistenza dei risschi sanitari, ambientali e culturali della Città metropolitana e dell'Arpa. La decisione temporanea definitiva non è stata ancora ufficializzata, ma sul piatto della bilancia attualmente più pesante sembrano già esserci con certezza gli impianti di Gela, insieme a quelli di Enna e Siciliana.