Don Alfredo Calderoni lascia la comunità di San Domenico Savio di Gela: subentra don Antonio Lauretta
Religione
Don Alfredo Calderoni lascia la comunità di San Domenico Savio di Gela: subentra don Antonio Lauretta
Lauretta, originario di Modica proviene dalla comunità di San Tommaso
Don Alfredo Calderoni lascia la comunità di San Domenico Savio. Questa sera l'ultimo saluto e ringraziamento al sacerdote che, dopo 5 anni di attività all'interna della casa salesiana, è stato trasferito a Catania all'istituto salesiano San Francesco di Sales dove occuperà il ruolo di vice preside. Sono tanti i ricordi che riecheggiano nella memoria di Don Alfredo, dopo anni vissuti insieme ai ragazzi dell'oratorio e ai giovani laici che lo hanno accompagnato in questa avventura. Al posto di Don Alfredo subentra Don Antonio Lauretta, originario di Modica e proveniente dalla comunità di San Tommaso a Messina dove ha anche completato i suoi studi teologici. Il nuovo responsabile delle attività è all'interno della casa già da qualche giorno e sta conoscendo passo dopo passo la comunità. Don Antonio raccoglie una grande eredità come quella di Don Alfredo ed è pronto a continuare il lavoro iniziato dal suo predecessore.
Don Alfredo Calderoni lascia la comunità di San Domenico Savio. Questa sera l'ultimo saluto e ringraziamento al sacerdote che, dopo 5 anni di attività all'interna della casa salesiana, è stato trasferito a Catania all'istituto salesiano San Francesco di Sales dove occuperà il ruolo di vice preside. Sono tanti i ricordi che riecheggiano nella memoria di Don Alfredo, dopo anni vissuti insieme ai ragazzi dell'oratorio e ai giovani laici che lo hanno accompagnato in questa avventura.
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Al posto di Don Alfredo subentra Don Antonio Lauretta, originario di Modica e proveniente dalla comunità di San Tommaso a Messina dove ha anche completato i suoi studi teologici. Il nuovo responsabile delle attività è all'interno della casa già da qualche giorno e sta conoscendo passo dopo passo la comunità. Don Antonio raccoglie una grande eredità come quella di Don Alfredo ed è pronto a continuare il lavoro iniziato dal suo predecessore.