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DPCM E DECRETO NATALE IPOTESI ITALIA ZONA ROSSA, SICILIA BLINDATA ’’EVITARE TERZA ONDATA’’

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DPCM E DECRETO NATALE IPOTESI ITALIA ZONA ROSSA, SICILIA BLINDATA ’’EVITARE TERZA ONDATA’’

È atteso un vertice tra il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, e i capidelegazione dei partiti al governo. Probabilmente allargato ad alcuni ministri che hanno un ruolo fondamen...

21 Dicembre 2020 15:29

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È atteso un vertice tra il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, e i capidelegazione dei partiti al governo. Probabilmente allargato ad alcuni ministri che hanno un ruolo fondamentale nella gestione dell'emergenza. Da qui a poco, potrebbero emergere le linee guida del provvedimento per il natale. Con l'incognita della condivisione con le regioni, che potrebbero chiedere qualche aggiustamento. La forma è ancora da decidere. Ma soprattutto a essere incerta è ancora la sostanza. L'unica certezza è che la stretta sul natale ci sarà, come confermato anche dal presidente del consiglio, Giuseppe conte. Secondo quanto filtra in queste ore potrebbe essere un decreto e non un dpcm a stabilire le restrizioni per le festività natalizie, con l'ipotesi di zona rossa o arancione nei giorni ritenuti più caldi e più a rischio contagio soprattutto per le riunioni familiari o tra amici. Il presidente conte preferirebbe non formalizzare alcuna distinzione tra congiunti, infatti al centro della discussione la formula magica che apre le porte delle abitazioni private a due persone al massimo, introducendo un divieto e la possibilità di controlli. C'è chi insiste per scrivere nel dpcm una limitazione riguardo al grado di parentela di chi può recarsi in visita. In questo caso tornerebbe il termine «congiunti» nella sua estensione più ampia, che comprende persone unite da una relazione stabile, come fidanzati e compagni. Ma vediamo quali sono le due ipotesi del prossimo decreto natalizio. La prima, frutto della mediazione di Giuseppe conte, prevede di interrompere il lock-down con tre giorni di «aria», per consentire agli italiani di riprendersi un pezzetto di libertà prima di richiudersi in casa. Se dovesse passare la linea «soft», lo stop alla circolazione anche nel proprio comune e la chiusura di bar, ristoranti e negozi scatterebbe nei festivi e prefestivi tra il 24 dicembre e il 3 gennaio. Otto giorni di restrizioni: dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio. Mentre il 28, 29 e 30 dicembre, bar e ristoranti sarebbero aperti fino alle 18 e i negozi fino alle 21; all'interno della regione sono consentiti gli spostamenti. La seconda ipotesi e più dura, ci sarebbe la volontà di fermare l'Italia dal 24 dicembre al 6 gennaio, senza interruzioni. Rimane ferrata l'idea che non è possibile permettere i ricongiungimenti in base al grado di parentela. Dunque anche la Sicilia sarà blindata, salvo specifiche ragioni di salute o di lavoro o se si può dimostrare che si fa ritorno nel proprio domicilio o nella propria casa di residenza. L che sbarra la strada non poco a chi vuole mettersi in viaggio. Il dpcm permetterà di muoversi per tornare nella propria casa di residenza o domicilio o di "entrare" in Sicilia per "situazioni di necessità". Dunque, porte aperte per un gran numero di studenti siciliani che dal nord vorranno tornare a casa per le feste. più difficile invece il ritorno per chi lavora oltre i confini dell'isola, dove ha domicilio o residenza. In quel caso la possibilità di raggiungere la Sicilia dipenderebbe solo dallo stato di necessità o salute o da eventuali ragioni di lavoro.

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