E’ morto Aurelio Massimo, Gela e la Cgil perdono un sindacalista sempre vicino ai più deboli
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E’ morto Aurelio Massimo, Gela e la Cgil perdono un sindacalista sempre vicino ai più deboli
E' morto questa sera
E' moro Aurelio Massimo, il sindacalista della Cgil che qualche tempo fa aveva scoperto di avere un male incurabile. In tanti lo ricordano. Ecco cosa scrive Giovanni Ferro: "Aurelio Massimo oggi la CGIL di Gela perde un compagno di grandi qualità umane. Ogni persona che ha avuto accesso alla CGIL ha potuto parlare sempre con Te. Sei stato una colonna dei servizi forniti agli iscritti e ai cittadini. Sei stato un lavoratore esemplare, sempre al fianco dei deboli e delle persone bisognose. Lascerai un vuoto incolmabile in noi, nella tua adorabile famiglia. Riposa in pace Aurelio caro. Il Signore protegga i tuoi cari". Paolo Cafà scrive: "Sono triste ed addolorato per l'improvvisa scomparsa di Aurelio Massimo. Buon vento caro compagno di lotte per il lavoro ed i lavoratori". Ignazio Giudice: "Ci teneva ad esserci e prima di ogni cosa scattava foto e non si limitava a una, tanti scatti in grado di scalfire i momenti, quasi a volervi preservare, conservare, cristallizzare nel tempo. Lo conoscevo da sempre ma solo oggi pomeriggio mi sono permesso di andarlo a trovare. Ho osservato, ho compreso il valore della sua famiglia, ho percepito dolore e forza per questa vita che si conferma meno di un soffio. Mentre scrivo trovo tutto incredibile, ma per un compagno, originale in tutto, devo trovare il tempo per l'ennesimo appello al valore della prevenzione. Un sincero abbraccio a Concetta, Salvatore, Angelo e Benedetta".
E' moro Aurelio Massimo, il sindacalista della Cgil che qualche tempo fa aveva scoperto di avere un male incurabile. In tanti lo ricordano. Ecco cosa scrive Giovanni Ferro: "Aurelio Massimo oggi la CGIL di Gela perde un compagno di grandi qualità umane. Ogni persona che ha avuto accesso alla CGIL ha potuto parlare sempre con Te. Sei stato una colonna dei servizi forniti agli iscritti e ai cittadini. Sei stato un lavoratore esemplare, sempre al fianco dei deboli e delle persone bisognose. Lascerai un vuoto incolmabile in noi, nella tua adorabile famiglia. Riposa in pace Aurelio caro. Il Signore protegga i tuoi cari".
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Paolo Cafà scrive: "Sono triste ed addolorato per l'improvvisa scomparsa di Aurelio Massimo. Buon vento caro compagno di lotte per il lavoro ed i lavoratori". Ignazio Giudice: "Ci teneva ad esserci e prima di ogni cosa scattava foto e non si limitava a una, tanti scatti in grado di scalfire i momenti, quasi a volervi preservare, conservare, cristallizzare nel tempo. Lo conoscevo da sempre ma solo oggi pomeriggio mi sono permesso di andarlo a trovare. Ho osservato, ho compreso il valore della sua famiglia, ho percepito dolore e forza per questa vita che si conferma meno di un soffio. Mentre scrivo trovo tutto incredibile, ma per un compagno, originale in tutto, devo trovare il tempo per l'ennesimo appello al valore della prevenzione. Un sincero abbraccio a Concetta, Salvatore, Angelo e Benedetta".