E’ ufficiale, Gela al dissesto: nervi tesi tra centrodestra e progressisti
Politica
E’ ufficiale, Gela al dissesto: nervi tesi tra centrodestra e progressisti
Ieri in aula la delibera è stata approvata dai Pro Greco
Alla terza seduta consiliare convocata sul tema è arrivata l'approvazione del dissesto. Otto i consiglieri comunali che hanno risposto favorevolmente all'appello del segretario generale, tutti pro Greco, compreso il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito. Si apre una nuova fase per l'ente. Un reset che sarà guidato dall'organismo straordinario di liquidazione che dovrebbe rimettere in riga, entro i prossimi cinque anni, i conti del comune. Nel frattempo continuano i dissapori tra le forze politiche. Il centrodestra, che ha scelto di non votare il dissesto, esclude ogni responsabilità che al contrario addossa all'amministrazione in primis oltre che ai responsabili che mesi fa scelsero di non sfiduciare il sindaco. Se Fratelli d'Italia ha scelto di non presentarsi in aula, Forza Italia e Lega hanno mantenuto il numero legale, per dare la possibilità di ratificare una posizione che avrebbe comunque assunto un commissario straordinario. Esponenti della Democrazia Partecipata hanno lasciato l'aula prima del voto, non senza intervenire duramente. La risposta dell'intergruppo Unità Progressista non si è lasciata attendere contro quel centrodestra "che si esprime pesantemente sulle responsabilità dell’attuale amministrazione dimenticando, o facendo finta di dimenticare, che quelle responsabilità loro le condividono avendo espresso assessori e votato atti in gran parte degli anni di governo Greco" - si legge in una nota. "Noi abbiamo dovuto prendere atto del dissesto come un dato di fatto che la legge ci impone altri, amministrando, hanno contributo a crearlo e adesso giocano a nascondino".
Alla terza seduta consiliare convocata sul tema è arrivata l'approvazione del dissesto. Otto i consiglieri comunali che hanno risposto favorevolmente all'appello del segretario generale, tutti pro Greco, compreso il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito. Si apre una nuova fase per l'ente. Un reset che sarà guidato dall'organismo straordinario di liquidazione che dovrebbe rimettere in riga, entro i prossimi cinque anni, i conti del comune. Nel frattempo continuano i dissapori tra le forze politiche.
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Il centrodestra, che ha scelto di non votare il dissesto, esclude ogni responsabilità che al contrario addossa all'amministrazione in primis oltre che ai responsabili che mesi fa scelsero di non sfiduciare il sindaco. Se Fratelli d'Italia ha scelto di non presentarsi in aula, Forza Italia e Lega hanno mantenuto il numero legale, per dare la possibilità di ratificare una posizione che avrebbe comunque assunto un commissario straordinario. Esponenti della Democrazia Partecipata hanno lasciato l'aula prima del voto, non senza intervenire duramente.
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La risposta dell'intergruppo Unità Progressista non si è lasciata attendere contro quel centrodestra "che si esprime pesantemente sulle responsabilità dell'attuale amministrazione dimenticando, o facendo finta di dimenticare, che quelle responsabilità loro le condividono avendo espresso assessori e votato atti in gran parte degli anni di governo Greco" - si legge in una nota. "Noi abbiamo dovuto prendere atto del dissesto come un dato di fatto che la legge ci impone altri, amministrando, hanno contributo a crearlo e adesso giocano a nascondino".