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Election day a giugno? A Gela l’ipotesi "distende" l’ansia delle coalizioni in fermento

Politica

Election day a giugno? A Gela l’ipotesi "distende" l’ansia delle coalizioni in fermento

Gli occhi sono puntati verso il tavolo di centrosinistra

Graziano Amato

26 Gennaio 2024 14:01

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Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge per l'election day, che fissa le elezioni europee all'8 e 9 giugno con possibilità di accorpare amministrative e regionali. Con il provvedimento cambiano anche i limiti per i mandati ai sindaci dei piccoli Comuni: tra 5mila e 15mila abitanti si potrà arrivare al terzo mandato, sotto i 5mila viene invece del tutto eliminato il limite. Anche Gela, dunque, potrebbe andare al voto in piena estate. Un mese in più, rispetto alle previsioni, per una campagna elettorale che al momento è partita solo ufficiosamente. Tempo che guadagnano sostanzialmente gli schieramenti politici che a oggi non hanno trovato coesione.

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Gli occhi sono puntati verso il tavolo di centrosinistra che sulla carta dovrebbe chiudere il cerchio a breve. Un confronto è previsto domenica. Sarà il coordinatore regionale del M5S Nuccio Di Paola a esporre un'idea di sintesi all'Agorà politica, cosi è stato definito il gruppo che unisce pentastellati, civici, dem e moderati. La convergenza sui temi c'è. Manca, per il momento, un'intesa sul candidato a sindaco ideale. Il "totonome" continua a quotare le figure di Nuccio Di Paola, Giuseppe Arancio, Terenziano Di Stefano e Miguel Donegani e non sarà facile, per questo, trovare l'equilibrio giusto e quindi evitare possibili fatali spaccature. Eventuali corse solitarie, infatti, potrebbero solo avvantaggiare gli avversari politici. 

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Lo sanno bene anche in casa centrodestra dove cresce il timore di non riuscire a trovare la quadra per presentare alla città una coalizione coesa e compatta che si rifà ai modelli nazionali e regionali. Sulla carta Forza Italia e Fratelli d'Italia vanno insieme. Taboo ancora per Lega e Mpa, partiti che nelle ultime ore, a livello regionale, sono andati allo scontro. Non è un mistero che i salviniani in città vorrebbero esprimere un loro candidato. La fantapolitica potrebbe anche far pensare a un consolidamento autonomista non indifferente. Qualora i civici di Terenziano Di Stefano dovessero tirarsi fuori dal tavolo di centrosinistra potrebbero trovare intesa con i lombardiani e anche il gruppo di Pino Federico. In questo contesto potrebbero inserirsi anche pezzi dell'attuale amministrazione Greco con un sindaco che pare non abbia ancora messo in cantina l'ipotesi di un bis, impegnato a farsi spazio nelle maglie di un centrodestra sempre più spaccato. 

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