Elipista di Gela senza illuminazione e inutilizzabile: paziente morto poteva salvarsi?
Attualità
Elipista di Gela senza illuminazione e inutilizzabile: paziente morto poteva salvarsi?
La pista di atterraggio da anni attende interventi di manutenzione
L'elipista di Gela resta al buio, inutilizzabile in caso di emergeza. Da anni l'impianto di illuminazione è fuori uso. In caso di emergenza notturne bisogna trasportare il paziente in amblanza fino all'elpista più vicina, cioè quella nell'area industriale, che necessita, però, di lunghe procedure di attivazione. Così è necessario raggiungere l'elipista di Niscemi. Una vera e propria corsa contro il tempo per procedure di emergenza dove ogni secondo può essere utile. E' successo domenica e a pagarne le spese è stato l'ex maresciallo dei Carabinieri Basilio Meula, colto da un grave attacco cardiaco. Se l’elisoccorso del 118 fosse riuscito ad atterrare nell’elipista di Gela, l'uomo forse si sarebbe salvato. Invece la mancanza di illuminazione dello spiazzo di atterraggio impedito all’elicottero di caricare immediatamente il 63enne e volare verso il Cannizzaro di Catania, costringendo i sanitari dell’ospedale Vittorio Emanuele a trasportare il paziente in gravissime condizioni in ambulanza a Niscemi, la più vicina zona autorizzata all’atterraggio. Il tragico evento ha riaperto la polemica: da anni si tenta di trovare una soluzione, senza risultati. L'ultimo incontro operativo risale allo scorso novembre. C'era il Sindaco Lucio Greco, i parlamentari regionali e nazionali del Movimento 5 Stelle, Di Paola, Lorefice e Damante, i primari dei reparti ospedalieri, l'ex manager Alessandro Caltagirone e il direttore sanitario Alfonso Cirrone Cipolla. In quell'occasione emerse la necessità di un tavolo tecnico perché la Regione ha trasferito la competenza delle sole sedi stradali ai Comuni ma non gli immobili e le infrastrutture ma a distanza di mesi la piattaforma è ancora al buio. Tuona il vicepresidente vicario dell'Ars, Nuccio Di Paola: “E' un fatto gravissimo. Da uomo delle istituzioni ho il dovere di rivolgere ai congiunti della vittima il mio sincero abbraccio, ma si tratta di un fatto inaudito per il quale chiedo un intervento immediato alla Regione Siciliana, le somme per la messa in sicurezza della pista sono già in bilancio. Nella finanziaria approvata a gennaio 2024 – spiega Di Paola – dopo accorati appelli anche in sinergia con l’ASP territoriale, sono riuscito a far destinare somme utili alla messa in sicurezza della pista, ma non c’è traccia dell’inizio dei lavori. Ho inviato una nota alla Regione per chiedere aggiornamenti sullo stato del finanziamento” – conclude Di Paola.
L'elipista di Gela resta al buio, inutilizzabile in caso di emergeza. Da anni l'impianto di illuminazione è fuori uso. In caso di emergenza notturne bisogna trasportare il paziente in amblanza fino all'elpista più vicina, cioè quella nell'area industriale, che necessita, però, di lunghe procedure di attivazione. Così è necessario raggiungere l'elipista di Niscemi. Una vera e propria corsa contro il tempo per procedure di emergenza dove ogni secondo può essere utile. E' successo domenica e a pagarne le spese è stato l'ex maresciallo dei Carabinieri Basilio Meula, colto da un grave attacco cardiaco. Se l'elisoccorso del 118 fosse riuscito ad atterrare nell'elipista di Gela, l'uomo forse si sarebbe salvato. Invece la mancanza di illuminazione dello spiazzo di atterraggio impedito all'elicottero di caricare immediatamente il 63enne e volare verso il Cannizzaro di Catania, costringendo i sanitari dell'ospedale Vittorio Emanuele a trasportare il paziente in gravissime condizioni in ambulanza a Niscemi, la più vicina zona autorizzata all'atterraggio. Il tragico evento ha riaperto la polemica: da anni si tenta di trovare una soluzione, senza risultati.
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L'ultimo incontro operativo risale allo scorso novembre. C'era il Sindaco Lucio Greco, i parlamentari regionali e nazionali del Movimento 5 Stelle, Di Paola, Lorefice e Damante, i primari dei reparti ospedalieri, l'ex manager Alessandro Caltagirone e il direttore sanitario Alfonso Cirrone Cipolla. In quell'occasione emerse la necessità di un tavolo tecnico perché la Regione ha trasferito la competenza delle sole sedi stradali ai Comuni ma non gli immobili e le infrastrutture ma a distanza di mesi la piattaforma è ancora al buio. Tuona il vicepresidente vicario dell'Ars, Nuccio Di Paola:
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"E' un fatto gravissimo. Da uomo delle istituzioni ho il dovere di rivolgere ai congiunti della vittima il mio sincero abbraccio, ma si tratta di un fatto inaudito per il quale chiedo un intervento immediato alla Regione Siciliana, le somme per la messa in sicurezza della pista sono già in bilancio. Nella finanziaria approvata a gennaio 2024 - spiega Di Paola - dopo accorati appelli anche in sinergia con l'ASP territoriale, sono riuscito a far destinare somme utili alla messa in sicurezza della pista, ma non c'è traccia dell'inizio dei lavori. Ho inviato una nota alla Regione per chiedere aggiornamenti sullo stato del finanziamento" - conclude Di Paola.