Cronaca
ENNESIMO ATTO VANDALICO QUESTA VOLTA CONTRO LA FRATRES CON L’AMBULATORIO MOBILE PRESO DI MIRA
Non è la prima volta che si registra un atto vandalico nei confronti della Fratres di Niscemi, già nel maggio del 2021 l'allora presidente Giuseppe Mandrà aveva dovuto ...
Non è la prima volta che si registra un atto vandalico nei confronti della Fratres di Niscemi, già nel maggio del 2021 l'allora presidente Giuseppe Mandrà aveva dovuto fare i conti con la bravata di qualcuno che era riuscito ad entrare all'interno dell'ambulatorio mobile forzando una finestrella. All'epoca i responsabili avevano "solamente" vandalizzato qualche elettrodomestico e messo mano a documenti e fogli vari. Questa volta però i vandali hanno avuto metodi ben peggiori. Ad essere stato preso di mira nuovamente l'ambulatorio mobile che Mariella, l'attuale presidente i suoi collaboratori non utilizzano da prima dello scoppio della pandemia. La finestrella posteriore è stata completamente distrutta e nonostante l'angusta e stretta entrata i responsabili sono riusciti ad accedere all'ambulatorio e lo hanno completamente vandalizzato. Pareti, vetri, piccoli componenti, le immagini parlano chiaro un gesto vile e incomprensibile che secondo la Fratres più che intimidatorio è l'azione di qualche giovane annoiato. I vertici della sezione niscemese hanno già sporto denuncia, erano presenti anche delle videocamere di sorveglianza a circuito chiuso dato che il mezzo si trovava nella sede della casa del volontariato di Niscemi, tuttavia, le forze dell'ordine pensano che sarà complicato trovare i responsabili dato che purtroppo non si sa quando quest'atto vandalico è stato compiuto, potrebbe essere accaduto addirittura mesi fa, e le immagini a questo punto potrebbe già essere state cancellate automaticamente e questo scatena ancora di più la frustrazione dei volontari. Una cosa è certa però la Fratres di Niscemi che quest'anno ha compiuto ben 46 anni, una delle prime ad essere state istituite in Sicilia, non intende darsi vinta anzi questo gesto non fa altro che infuocare gli animi di questi volontari che adesso sono più decisi che mai a mettere a nuovo l'ambulatorio e ricominciare a raccogliere sangue perché ricordiamo che il lavoro dei volontari come Giuseppe e Mariella nonostante sia stato rallentato dalla pandemia salva ancora oggi tantissime vite.di Stefano Blanco