Ettore Rosato a Gela, norma salva dissesto fattibile: "Ok a modello con Pd e M5S ma non replicabile"
Politica
Ettore Rosato a Gela, norma salva dissesto fattibile: "Ok a modello con Pd e M5S ma non replicabile"
A sostegno di Terenziano Di Stefano
Il tour elettorale del deputato nazionale e vicesegretario di Azione - Calenda, Ettore Rosato ha fatto tappa in città. Il simbolo del suo partito è nella coalizione che sostiene la candidatura di Terenziano Di Stefano, insieme a quello di Maurizio Melfa. E' stato il numero 2 del partito nazionale a chiedere esplicitamente di venire in città. Le attenzioni per questo territorio si possono concentrare su più direttrici: una norma salva Gela per evitare gli effetti disastrosi del dissesto finanziario, il turismo, le infrastrutture e il rilancio dell'industria. Azione in città è rappresentato dall'ex consigliere comunale Luigi Di Dio e dall'ex assessore Francesca Caruso. Sviluppo economico e pargmatismo a differenza degli avversari, al centro dei loro interventi. L'altro referente della lista, Maurizio Melfa, ha parlato di uno switch culturale possibile. Il candidato sindaco ha puntato i fari sulla crisi idrica, il dissesto, il partenariato pubblico/privato, i finanziamenti POFESR da 70 milioni di euro e l'industria con la necessità di limare gli aspetti spigolosi delle ZES. Su una possibile replica del modello locale che vede Azione insieme al PD e al M5S il vicesegretario taglia corto.
Il tour elettorale del deputato nazionale e vicesegretario di Azione - Calenda, Ettore Rosato ha fatto tappa in città. Il simbolo del suo partito è nella coalizione che sostiene la candidatura di Terenziano Di Stefano, insieme a quello di Maurizio Melfa. E' stato il numero 2 del partito nazionale a chiedere esplicitamente di venire in città. Le attenzioni per questo territorio si possono concentrare su più direttrici: una norma salva Gela per evitare gli effetti disastrosi del dissesto finanziario, il turismo, le infrastrutture e il rilancio dell'industria. Azione in città è rappresentato dall'ex consigliere comunale Luigi Di Dio e dall'ex assessore Francesca Caruso. Sviluppo economico e pargmatismo a differenza degli avversari, al centro dei loro interventi.
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L'altro referente della lista, Maurizio Melfa, ha parlato di uno switch culturale possibile. Il candidato sindaco ha puntato i fari sulla crisi idrica, il dissesto, il partenariato pubblico/privato, i finanziamenti POFESR da 70 milioni di euro e l'industria con la necessità di limare gli aspetti spigolosi delle ZES. Su una possibile replica del modello locale che vede Azione insieme al PD e al M5S il vicesegretario taglia corto.