Femmina Morta, contrada Medica e Roccazzelle con i rubinetti a secco: a Gela protestano i residenti
Attualità
Femmina Morta, contrada Medica e Roccazzelle con i rubinetti a secco: a Gela protestano i residenti
Un diritto all'acqua ostacolato da diverse dinamiche
Niente regolare servizio idrico nelle contrade di Femmina Morta, Roccazzelle e Medica e rincari sul ticket delle autobotti per fronteggiarne le difficoltà. Potrebbero essere i primi effetti del dissesto finanziario e così mentre in consiglio comunale da mesi si cerca di approvare il regolamento per le abitazioni non fornite da rete idrica i residenti ne piangono le conseguenze. Un diritto all’acqua ostacolato da diverse dinamiche che questa mattina ha spinto una rappresentanza delle rispettive contrade a raggiungere Palazzo di Città nella speranza di ottenere interventi efficaci e tempestivi. Sono quasi 50 i nuclei familiari che pur vivendo da diverso tempo in quelle abitazioni assecondando le tante pratiche burocratiche, quotidianamente convivono con tutte le difficoltà che possono derivare dall’assenza di una regolare distribuzione di acqua corrente. Una situazione che, inevitabilmente, ha esasperato i tanti che ad oggi fanno sentire la loro voce. Presa consapevolezza della situazione, il primo cittadino ha subito palesato disponibilità nell’individuare una soluzione tecnica adeguata a medio e lungo termine a fine di garantire loro il diritto all’acqua.
Niente regolare servizio idrico nelle contrade di Femmina Morta, Roccazzelle e Medica e rincari sul ticket delle autobotti per fronteggiarne le difficoltà. Potrebbero essere i primi effetti del dissesto finanziario e così mentre in consiglio comunale da mesi si cerca di approvare il regolamento per le abitazioni non fornite da rete idrica i residenti ne piangono le conseguenze. Un diritto all'acqua ostacolato da diverse dinamiche che questa mattina ha spinto una rappresentanza delle rispettive contrade a raggiungere Palazzo di Città nella speranza di ottenere interventi efficaci e tempestivi.
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Sono quasi 50 i nuclei familiari che pur vivendo da diverso tempo in quelle abitazioni assecondando le tante pratiche burocratiche, quotidianamente convivono con tutte le difficoltà che possono derivare dall'assenza di una regolare distribuzione di acqua corrente. Una situazione che, inevitabilmente, ha esasperato i tanti che ad oggi fanno sentire la loro voce. Presa consapevolezza della situazione, il primo cittadino ha subito palesato disponibilità nell'individuare una soluzione tecnica adeguata a medio e lungo termine a fine di garantire loro il diritto all'acqua.