Attualità
Festa della polizia: a Gela incendi in calo ma resiste l’alleanza tra Stidda e Cosa nostra
Relazione del questore in occasione della festa della polizia

"Il capillare controllo del territorio a Gela, ha consentito di mantenere i risultati registrati lo scorso anno nell'aggressione al fenomeno degli incendi di autovetture, individuandone i responsabili e risalendo agli ambiti in cui sono maturati. Così come, sempre a Gela, il Commissariato ha garantito ottimi risultati nel campo dello spaccio di sostanze stupefacenti, ripulendo il territorio da alcune piazze di spaccio che incidevano sulla percezione di sicurezza da parte dei numerosi cittadini onesti della città". E' quanto ha affermato il questore di Caltanissetta, Pinuccia Albertina Agnello, nella sua relazione illustrata in occasione della festa della polizia celebrata a Caltanissetta.
"A Niscemi, solo a titolo di esempio, anche a seguito di segnalazioni portate all'attenzione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, è stata messa in atto un'azione congiunta tra le forze di polizia, coordinate dal Dirigente del locale Commissariato, per stroncare sul nascere un nutrito gruppo di giovani che, incuranti delle basilari norme, nelle ore notturne organizzavano schiamazzi e gare a bordo di scooter in zone residenziali prese di mira. Notevoli e soddisfacenti i risultati conseguiti nel campo della polizia giudiziaria: tra l'attività della Squadra Mobile e l'attività dei due Commissariati distaccati, sono stati sequestrati ingenti quantitativi di droga di varia natura, soprattutto cannabinoidi e cocaina ma anche crack. L'incremento sul mercato di un consumo diffuso e trasversale è purtroppo un dato certo, così come dalle attività investigative è emerso il consolidamento di un pactum sceleris, teso all'accumulo di guadagni, tra Cosa Nostra e Stidda con collegamenti ben strutturati con organizzazioni criminali di tipo mafioso operanti in altre province dell'isola e con le potenti cosche calabresi.
Sequestrate 15 pistole, 7 fucili e centinaia di munizioni da guerra, a dimostrazione della forza di fuoco sulla quale ancora possono contare i gruppi criminali riconducibili a Cosa Nostra e Stidda in questa provincia, come in alcune occasioni ha voluto sottolineare il Procuratore distrettuale".