Cronaca
FIAMME AL PORTO RIFUGIO, DISTRUTTE DUE IMBARCAZIONI
Ancora un attentato incendiario a Gela. L'ennesimo gesto intimidatorio si è verificato all'alba al porto rifugio dove ignoti malviventi hanno dato alle fiamme due ba...
Ancora un attentato incendiario a Gela. L'ennesimo gesto intimidatorio si è verificato all'alba al porto rifugio dove ignoti malviventi hanno dato alle fiamme due barche che erano ormeggiate al porto. Una delle due imbarcazioni è stata completamente divorata dalle fiamme al punto tale che è affondata. Sul posto per domare il rogo sono intervenuti i vigili del fuoco del locale distaccamento, gli agenti del commissariato di Gela che indagano sull'ennesimo attentato incendiario e i militari della capitaneria di porto. Gli investigatori non escludono nessuna ipotesi anche se probabilmente alla base del gesto ci sarebbero dissidi familiari. A Gela, come più volte rilevato dagli inquirenti, si ricorre agli attentati incendiari per vendetta, per imporre il pizzo, per questioni sentimentali. Gela rimane però una città in cui più volte è stato invocato un sistema di videosorveglianza pubblica e un porto abbandonato a se stesso.Gli operatori portuali non solo sono alle prese con un porto rifugio inutilizzato per via dell'insabbiamento ma anche con un porto in cui non c'è sorveglianza.L'amministrazione comunale tempo fa ha inviato alla prefettura un progetto "Gela sicura" da 1 milione di euro . Prevede il controllo di tutti i quartieri attraverso 59 varchi videosorvegliati in registrazione 24 ore su 24 con telecamere di ultima generazione. "Gela sicura" rientra nel Patto per l'attuazione della sicurezza urbana siglato tra Comune e Prefettura. Nel frattempo però a Gela gli attentati incendiari proseguono senza tregua.