FREQUENTATORE DELL’AREA DOMINIO DEI RANDAGI NE HA VISTO CUCCIOLATA ED È STATO AGGREDITO PIÙ VOLTE
Cronaca
FREQUENTATORE DELL’AREA DOMINIO DEI RANDAGI NE HA VISTO CUCCIOLATA ED È STATO AGGREDITO PIÙ VOLTE
Da quando il piccolo Arthur è stato attaccato ai piedi del parco di Montelungo nel tratto di spiaggia in zona Macchitella, la paura per i randagi in città è aumentata e ...
Da quando il piccolo Arthur è stato attaccato ai piedi del parco di Montelungo nel tratto di spiaggia in zona Macchitella, la paura per i randagi in città è aumentata e non poco. Il divieto di balneazione permanente è stata la prima contromisura immediata che il comune ha deciso di intraprendere innanzitutto per ridurre al minimo il rischio di nuovi incontri tra bagnanti e il branco di randagi che è ormai padrone della zona. In questi giorni tuttavia continuano ad arrivare segnalazioni su segnalazioni. Pare, infatti, che il branco nella notte abbia nuovamente preso di mira una povera pecora di cui è stata trovata la carcassa e cosa ancora più sconcertante sembra proprio che non si tratti di un caso isolato. Stamattina abbiamo ascoltato la storia del signor Romano, frequentatore della zona che spesso sia in inverno per raccogliere qualche asparago che in estate alla ricerca di qualche tellina si reca in quel tratto di spiaggia dove però è costretto a stare costantemente allerta perché in questi anni non sono mancate le aggressioni da parte dei randagi di media e grossa taglia. L'ultima aggressione risale a questo inverno quando il signor Romano incappò casualmente in una cucciolata scatenando le ire della madre. Momenti di terrore e successivamente rimorso per non aver denunciato la cosa. Adesso quei cuccioli saranno adulti e probabilmente circolano indisturbati a Macchitella, mentre Romano, padre e nonno, teme che al suo posto prima o poi possa ritrovarsi nuovamente qualche giovane o bambino che in quel caso come Arthur potrebbe rischiare la vita.di Stefano Blanco
Da quando il piccolo Arthur è stato attaccato ai piedi del parco di Montelungo nel tratto di spiaggia in zona Macchitella, la paura per i randagi in città è aumentata e non poco. Il divieto di balneazione permanente è stata la prima contromisura immediata che il comune ha deciso di intraprendere innanzitutto per ridurre al minimo il rischio di nuovi incontri tra bagnanti e il branco di randagi che è ormai padrone della zona. In questi giorni tuttavia continuano ad arrivare segnalazioni su segnalazioni. Pare, infatti, che il branco nella notte abbia nuovamente preso di mira una povera pecora di cui è stata trovata la carcassa e cosa ancora più sconcertante sembra proprio che non si tratti di un caso isolato. Stamattina abbiamo ascoltato la storia del signor Romano, frequentatore della zona che spesso sia in inverno per raccogliere qualche asparago che in estate alla ricerca di qualche tellina si reca in quel tratto di spiaggia dove però è costretto a stare costantemente allerta perché in questi anni non sono mancate le aggressioni da parte dei randagi di media e grossa taglia. L'ultima aggressione risale a questo inverno quando il signor Romano incappò casualmente in una cucciolata scatenando le ire della madre. Momenti di terrore e successivamente rimorso per non aver denunciato la cosa. Adesso quei cuccioli saranno adulti e probabilmente circolano indisturbati a Macchitella, mentre Romano, padre e nonno, teme che al suo posto prima o poi possa ritrovarsi nuovamente qualche giovane o bambino che in quel caso come Arthur potrebbe rischiare la vita.di Stefano Blanco