Disagi del cittadino
GAETANO E LA SUA FAMIGLIA POSITIVI AL COVID MA SCONOSCIUTI ALL’ASP: "VOGLIAMO IL NOSTRO GREEN PASS"
Nel caos dei protocolli Covid-19 che continuano a cambiare c'è chi rimane bloccato in un limbo, come Gaetano e la sua famiglia, moglie e due figlie minorenni, risultati positivi ad u...
Nel caos dei protocolli Covid-19 che continuano a cambiare c'è chi rimane bloccato in un limbo, come Gaetano e la sua famiglia, moglie e due figlie minorenni, risultati positivi ad un tampone auto somministrato lo scorso 31 dicembre. Da quel giorno è iniziata la trafila della famiglia Licata. Per chi è risultato positivo dopo aver eseguito un autotest il protocollo indica due strade, per ufficializzare la positività all'ASP e godere dei servizi riservati ai contagiati: la prima prevede la ripetizione del tampone presso una farmacia o un laboratorio o al drive in di Brucazzi, la seconda invece l'invio della comunicazione ad un'email dell'ASP in cui indicare i propri dati. Proprio quest'ultima ha scelto di seguire Gaetano insieme alla moglie e alle figlie, sia perché si trovavano in pessime condizioni di salute impossibilitati a muoversi da casa che per evitare di contagiare altri soggetti in fila presso un centro autorizzato. Di email la famiglia Licata ne ha inviate almeno 5, compresa quella inoltrata dal loro medico di base, ma non ha mai ricevuto risposta. Come da prassi questa mattina, l'intero nucleo familiare essendo trascorsi i 10 giorni di isolamento, si è recato al drive in del Palacossiga per eseguire il tampone di controllo, ma è li che ha scoperto l'amara sorpresa: nessuno dei quattro membri risultava inserito negli elenchi, perché nessuno li ha mai presi in carico. Quella della famiglia Licata non è l'unica segnalazione del genere che abbiamo ricevuto. Per l'ASP la famiglia Licata non è mai risultata positiva, nonostante le innumerevoli comunicazioni che la stessa ha inviato ad un indirizzo ufficiale. Di conseguenza adesso, non potranno neanche ricevere il certificato di guarigione, che per i guariti equivale ad un Green Pass rafforzato visto che Gaetano e sua moglie stavano attendendo di ricevere la terza dose. La positività della famiglia Licata risale al 31 dicembre, periodo in cui non era ancora del tutto implosa la quarta ondata in città, eppure nessuno ha mai risposto alle email. Ora Gaetano si appella alle istituzioni. Il suo Green Pass è scaduto, visto che sono passati sei mesi dalla seconda dose, e non potrà ricevere la terza perché essendo stato contagiato dovranno passare almeno altri quattro mesi ma senza certificato di guarigione non potrà tornare a lavoro.di Graziano Amato