Gela al ballottaggio, quali scenari per le coalizioni? Scerra è l’ago della bilancia, via al "toto-apparentamenti"
Politica
Gela al ballottaggio, quali scenari per le coalizioni? Scerra è l’ago della bilancia, via al "toto-apparentamenti"
Iniziano altri 15 giorni di campagna elettorale
In città sarà ballottagio tra Grazia Cosentino e Terenziano Di Stefano. Tra gli esperti, gli appassionati di politica e in qualche segreteria di partito è già iniziato il toto accoppiamenti. Bisognerà capire, inanzitutto, se il fronte del centrodestra si ricompatterà. Al netto dell'abbraccio rispettoso tra Grazia Cosentino e Salvatore Scerra di ieri sera, ci sarebbero dei rapporti da ricucire. Da un lato c'è il candidato "ribelle, con la velleità alla candidatura a sindaco, scartato dal suo partito per fare spazio a una candidata che Scerra ha sempre tacciato come "calata" dall'alto, dalle segreterie provinciali e regionali e da Totò Cuffaro. Poi l'uscita dal partito e la corsa solitaria, con quattro liste civiche riferimento di volti noti e big dei voti, espressione del centrodestra. Non c'entrano l'obbiettivo ma il risultato finale è buono, supera le 8mila preferenze e fa da ago della bilancia. Dall'altro c'è il candidato che è riuscito a fare sintesi con tutti i partiti di bandiera del centrodestra, che ha sempre respinto gli attacchi dei dissidenti, sferrati su più fronti, con pesanti botta e risposta volati anche dal palco di Piazza Umberto I durante la chiusura della campagna elettorale. Si sbilancia il coordinatore provinciale di Italia Viva, Giuseppe Ventura, su una possibile apertura al dialogo con il fronte dei rivoltosi. Rifletteranno qualche ora, insieme alle corrispettive coalizioni, Cosentino e Scerra. Il toto - apparentamenti è iniziato anche per l'ala progressista. Non è da escludere, a questo punto, un possibile avvicinamento tra Di Stefano e Scerra, cosi come bisognerà capire le scelte di Miguel Donegani e Filippo Franzone. Sono due ex espressioni dell'Agorà, la loro scalata solitaria non è andata a buon fine ma hanno comunque un peso elettorale notevole, insieme esprimono più di 5 mila voti e non è da escludere un ritorno in "patria"
In città sarà ballottagio tra Grazia Cosentino e Terenziano Di Stefano. Tra gli esperti, gli appassionati di politica e in qualche segreteria di partito è già iniziato il toto accoppiamenti. Bisognerà capire, inanzitutto, se il fronte del centrodestra si ricompatterà. Al netto dell'abbraccio rispettoso tra Grazia Cosentino e Salvatore Scerra di ieri sera, ci sarebbero dei rapporti da ricucire. Da un lato c'è il candidato "ribelle, con la velleità alla candidatura a sindaco, scartato dal suo partito per fare spazio a una candidata che Scerra ha sempre tacciato come "calata" dall'alto, dalle segreterie provinciali e regionali e da Totò Cuffaro. Poi l'uscita dal partito e la corsa solitaria, con quattro liste civiche riferimento di volti noti e big dei voti, espressione del centrodestra. Non c'entrano l'obbiettivo ma il risultato finale è buono, supera le 8mila preferenze e fa da ago della bilancia.
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Dall'altro c'è il candidato che è riuscito a fare sintesi con tutti i partiti di bandiera del centrodestra, che ha sempre respinto gli attacchi dei dissidenti, sferrati su più fronti, con pesanti botta e risposta volati anche dal palco di Piazza Umberto I durante la chiusura della campagna elettorale. Si sbilancia il coordinatore provinciale di Italia Viva, Giuseppe Ventura, su una possibile apertura al dialogo con il fronte dei rivoltosi. Rifletteranno qualche ora, insieme alle corrispettive coalizioni, Cosentino e Scerra. Il toto - apparentamenti è iniziato anche per l'ala progressista. Non è da escludere, a questo punto, un possibile avvicinamento tra Di Stefano e Scerra, cosi come bisognerà capire le scelte di Miguel Donegani e Filippo Franzone. Sono due ex espressioni dell'Agorà, la loro scalata solitaria non è andata a buon fine ma hanno comunque un peso elettorale notevole, insieme esprimono più di 5 mila voti e non è da escludere un ritorno in "patria"