GELA, CIVICI E GRECO AI FERRI CORTI ANCHE A CAUSA DELL’ATTEGGIAMENTO DI FORZA ITALIA ED ENZO PEPE RICHIAMA I SUOI
Politica
GELA, CIVICI E GRECO AI FERRI CORTI ANCHE A CAUSA DELL’ATTEGGIAMENTO DI FORZA ITALIA ED ENZO PEPE RICHIAMA I SUOI
Le fibrillazioni, in maggioranza, non mancano mai. Per un motivo o per l'altro, a cadenza più o meno settimanale, Greco si ritrova a dover cucire le fila di un tessuto fragile e sint...
Le fibrillazioni, in maggioranza, non mancano mai. Per un motivo o per l'altro, a cadenza più o meno settimanale, Greco si ritrova a dover cucire le fila di un tessuto fragile e sintetico, destinato forse a sparire alla fine di questa esperienza legislativa. L'esperimento di mettere insieme civici e partiti fin dai primi mesi si è rivelato rischioso e continua ad esserlo oggi, a distanza di tre anni, con una campagna elettorale alle porte. Una cosa è certa, alla maggioranza ora serve un confronto che non può essere più rimandato. Nelle ultime settimane al sindaco sono arrivati segnali da ogni parte: forzisti in prima linea, ma anche renziani e civici. Pare che si siano stancati anche quelli che fino ad ora hanno lasciato passare fin troppo adottando una linea morbida. Per i gruppi di "Una Buona Idea" e "Impegno Comune" però non può passare inosservato il fatto che per l'ennesima volta atti importanti come Pef e Tari arrivino in aula 24 ore prima della votazione. Davide sincero, in aula, lo disse in tempi non sospetti: sindaco non siamo degli yes men pronti a votare tutto a prescindere. Lo ribadiscono ad alta voce anche oggi e rincarano la dose quando il sindaco li richiama pubblicamente: se il problema siamo noi, passiamo all'opposizione. Ancora più grave, secondo i civici, è l'atteggiamento dei consiglieri di forza Italia, che da qualche tempo sembrano aver iniziato una rivoluzione interna tra assenteismo e astensioni che appaiono strategiche. Comportamenti che Greco non sembra riuscire a controllare, se non attraverso l'annuncio di confronti che finora non ci sono stati, per via di impegni ed occasioni perse (l'ultimo è servito a salvare il regolamento sugli immobili abusivi e non una coalizione alla deriva). Non ci sta più chi c'è sempre stato, e di certo i civici di incomprensioni con Greco sulla carta ne contano di meno dei forzisti. In realtà non si capisce neanche se all'interno di forza Italia ci sia una volontà univoca o se qualche testa calda decide per conto suo. Un richiamo prova a farlo il commissario Enzo Pepe.Greco sembra non voler rinunciare a nessuno. Sa che il sostegno dei civici è fondamentale, anche se li bacchetta. Sa che il supporto dei forzisti Michele Mancuso e Marco Falcone, separati in casa, è importante. Il sindaco dovrà farsi garante di una pace tra forzisti e civici, ma quest'ultimi probabilmente vogliono di più, soprattutto sul piano politico rispetto a scelte amministrative importanti. La ribellione dei forzisti si trascina in aula e infastidisce chi vuole votare gli atti. Ad aver alimentato le provocazioni è stato anche l'arrivo in città dell'Assessore Regionale alle Infrastrutture, episodio su cui pepe getta acqua sul fuoco.Ad influenzare le dinamiche politiche purtroppo pare ci siano anche asti personali e probabili venti di campagna elettorale. Poco si sa rispetto ai rumors su un eventuale rivoluzione in giunta. Potrebbe essere arrivato il momento della staffetta per l'assessore forzista Nadia Gnoffo che è ormai risaputo non va per nulla d'accordo con la fedelissima Romina morselli?di Graziano Amato
Le fibrillazioni, in maggioranza, non mancano mai. Per un motivo o per l'altro, a cadenza più o meno settimanale, Greco si ritrova a dover cucire le fila di un tessuto fragile e sintetico, destinato forse a sparire alla fine di questa esperienza legislativa. L'esperimento di mettere insieme civici e partiti fin dai primi mesi si è rivelato rischioso e continua ad esserlo oggi, a distanza di tre anni, con una campagna elettorale alle porte. Una cosa è certa, alla maggioranza ora serve un confronto che non può essere più rimandato. Nelle ultime settimane al sindaco sono arrivati segnali da ogni parte: forzisti in prima linea, ma anche renziani e civici. Pare che si siano stancati anche quelli che fino ad ora hanno lasciato passare fin troppo adottando una linea morbida. Per i gruppi di "Una Buona Idea" e "Impegno Comune" però non può passare inosservato il fatto che per l'ennesima volta atti importanti come Pef e Tari arrivino in aula 24 ore prima della votazione. Davide sincero, in aula, lo disse in tempi non sospetti: sindaco non siamo degli yes men pronti a votare tutto a prescindere. Lo ribadiscono ad alta voce anche oggi e rincarano la dose quando il sindaco li richiama pubblicamente: se il problema siamo noi, passiamo all'opposizione. Ancora più grave, secondo i civici, è l'atteggiamento dei consiglieri di forza Italia, che da qualche tempo sembrano aver iniziato una rivoluzione interna tra assenteismo e astensioni che appaiono strategiche. Comportamenti che Greco non sembra riuscire a controllare, se non attraverso l'annuncio di confronti che finora non ci sono stati, per via di impegni ed occasioni perse (l'ultimo è servito a salvare il regolamento sugli immobili abusivi e non una coalizione alla deriva). Non ci sta più chi c'è sempre stato, e di certo i civici di incomprensioni con Greco sulla carta ne contano di meno dei forzisti. In realtà non si capisce neanche se all'interno di forza Italia ci sia una volontà univoca o se qualche testa calda decide per conto suo. Un richiamo prova a farlo il commissario Enzo Pepe.Greco sembra non voler rinunciare a nessuno. Sa che il sostegno dei civici è fondamentale, anche se li bacchetta. Sa che il supporto dei forzisti Michele Mancuso e Marco Falcone, separati in casa, è importante. Il sindaco dovrà farsi garante di una pace tra forzisti e civici, ma quest'ultimi probabilmente vogliono di più, soprattutto sul piano politico rispetto a scelte amministrative importanti. La ribellione dei forzisti si trascina in aula e infastidisce chi vuole votare gli atti. Ad aver alimentato le provocazioni è stato anche l'arrivo in città dell'Assessore Regionale alle Infrastrutture, episodio su cui pepe getta acqua sul fuoco.Ad influenzare le dinamiche politiche purtroppo pare ci siano anche asti personali e probabili venti di campagna elettorale. Poco si sa rispetto ai rumors su un eventuale rivoluzione in giunta. Potrebbe essere arrivato il momento della staffetta per l'assessore forzista Nadia Gnoffo che è ormai risaputo non va per nulla d'accordo con la fedelissima Romina morselli?di Graziano Amato