GELA, GRANDE FESTA ALL’ESCHILO PER "LA NOTTE NAZIONALE DEI LICEI CLASSICI"
Scuola
GELA, GRANDE FESTA ALL’ESCHILO PER "LA NOTTE NAZIONALE DEI LICEI CLASSICI"
Oltre tre ore di esibizioni, tanto entusiasmo e grande partecipazione. Anche Gela ha celebrato l'ottava edizione della notte nazionale dei licei classici. La manifestazione, ideata da un pr...
Oltre tre ore di esibizioni, tanto entusiasmo e grande partecipazione. Anche Gela ha celebrato l'ottava edizione della notte nazionale dei licei classici. La manifestazione, ideata da un professore di Acireale, dopo due anni si è svolta in presenza. L'hanno interamente organizzata gli alunni dell'Eschilo che hanno avuto carta bianca nella stesura della scaletta. Sul palco hanno cantato, recitato e ballato fino a tarda sera. Il cortile dell'istituto si è trasformato in un teatro a cielo aperto. Grazie al loro talento sono riusciti a coinvolgere in pieno il pubblico composto da genitori, insegnanti, amici di sempre. Dietro le quinte la referente del progetto, la professoressa Maria Rita Salvo non ha fatto mancare il suo sostegno morale. In prima fila, con gli occhi pieni di orgoglio nei confronti dei suoi alunni, il dirigente Maurizio tedesco. Lo spettacolo è stato interamente ideato e condotto dagli alunni. Spazio alla recitazione di grandi classici come Medea. Toccante il monologo "mi chiamo Valentina e credo nell'amore" contro la violenza sulle donne e poi tante canzoni. Gli studenti hanno dato ampio spazio alla loro creatività'. Era quello che ci voleva dopo due anni trascorsi nell'incertezza a causa della pandemia. Un periodo di angoscia che continua anche per via del conflitto in Ucraina. I giovani per un lungo lasso di tempo si sono disabituati ai rapporti sociali, pienamente ritrovati in un evento a tratti emozionante come la notte nazionale dei licei classici in cui sono tornati ad abbracciarsi, esprimersi, ridere e scherzare. Un evento, sostenuto dal Ministero della pubblica istruzione, che è più che una festa. un modo alternativo e innovativo di fare scuola .di Graziano Amato
Oltre tre ore di esibizioni, tanto entusiasmo e grande partecipazione. Anche Gela ha celebrato l'ottava edizione della notte nazionale dei licei classici. La manifestazione, ideata da un professore di Acireale, dopo due anni si è svolta in presenza. L'hanno interamente organizzata gli alunni dell'Eschilo che hanno avuto carta bianca nella stesura della scaletta. Sul palco hanno cantato, recitato e ballato fino a tarda sera. Il cortile dell'istituto si è trasformato in un teatro a cielo aperto. Grazie al loro talento sono riusciti a coinvolgere in pieno il pubblico composto da genitori, insegnanti, amici di sempre. Dietro le quinte la referente del progetto, la professoressa Maria Rita Salvo non ha fatto mancare il suo sostegno morale. In prima fila, con gli occhi pieni di orgoglio nei confronti dei suoi alunni, il dirigente Maurizio tedesco. Lo spettacolo è stato interamente ideato e condotto dagli alunni. Spazio alla recitazione di grandi classici come Medea. Toccante il monologo "mi chiamo Valentina e credo nell'amore" contro la violenza sulle donne e poi tante canzoni. Gli studenti hanno dato ampio spazio alla loro creatività'. Era quello che ci voleva dopo due anni trascorsi nell'incertezza a causa della pandemia. Un periodo di angoscia che continua anche per via del conflitto in Ucraina. I giovani per un lungo lasso di tempo si sono disabituati ai rapporti sociali, pienamente ritrovati in un evento a tratti emozionante come la notte nazionale dei licei classici in cui sono tornati ad abbracciarsi, esprimersi, ridere e scherzare. Un evento, sostenuto dal Ministero della pubblica istruzione, che è più che una festa. un modo alternativo e innovativo di fare scuola .di Graziano Amato