Passeggiata alla riscoperta di Montelungo, ecco la bella iniziativa di un archeologo gelese
Ambiente
Passeggiata alla riscoperta di Montelungo, ecco la bella iniziativa di un archeologo gelese
Uno dei luoghi più amati di Gela ma abbandonato dalle istituzioni
I segreti del parco di Montelungo, il passato archeologico ancora non del tutto approfondito, gli aneddoti sugli studiosi che hanno calpestato la collina silente, raccontati dall'archeologo gelese Eugenio Maniscalco, in una delle sue visite guidate organizzate in autonomia per divulgare storia e bellezza. Uno dei luoghi più amati di Gela, a lungo sottovalutato, anche e soprattutto dalle istituzioni. Un lembo di terra tra il mare e la piana di Gela, da sempre abitato, come raccontano le fonti di illustri storici e archeologi e i reperti affiorati nel tempo. Dalla preistoria all'età Greca: dalle piccole punte e frecce in ferro alle tombe, affiorate con certezza insieme ai relativi corredi funebri, dal suggestivo mistero del tempio di Apollo, al complesso residenziale ellenico mai venuto alla luce fino al periodo più recente con il parco vocato alla masserizia e all'agricoltura, tra il 700 e l'800, di cui ancora restano i segni tangibili del grande casolare. Gli edifici adiacenti ebbero un ruolo anche durante la seconda guerra mondiale. Su Montelungo si conosce tanto ma si possiede poco: molti reperti sono sparsi per i musei siciliani e inglesi, venduti prima dell'arrivo in città di Paolo Orsi e Piero Orlandini che nel parco avviarono le uniche campagne scavo scientifiche con splendidi risultati senza la possibilità di conservare i ritrovamenti nel museo che ancora doveva nascere. Infine l'ombra moderna, quella di Enrico Mattei, che a Montelungo voleva fondare Macchitella 2. Un articolo di giornale ci racconta che Mattei, 24 ore prima della sua morte, visitò Montelungo ammirando per l'ultima volta lo splendido panorama che la collina regala al tramonto. Apprezzatissima dai partecipanti la passeggiata archeologica nel luogo forse più sottovalutato dalla città, soprattutto dalle istituzioni. Presto il parco Montelungo potrebbe essere riqualificato grazie ad un finanziamento ma ad oggi non è prevista nessuna campagna scavi, unica iniziativa che potrebbe dirci di più sul glorioso passato della collina.
I segreti del parco di Montelungo, il passato archeologico ancora non del tutto approfondito, gli aneddoti sugli studiosi che hanno calpestato la collina silente, raccontati dall'archeologo gelese Eugenio Maniscalco, in una delle sue visite guidate organizzate in autonomia per divulgare storia e bellezza. Uno dei luoghi più amati di Gela, a lungo sottovalutato, anche e soprattutto dalle istituzioni. Un lembo di terra tra il mare e la piana di Gela, da sempre abitato, come raccontano le fonti di illustri storici e archeologi e i reperti affiorati nel tempo.
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Dalla preistoria all'età Greca: dalle piccole punte e frecce in ferro alle tombe, affiorate con certezza insieme ai relativi corredi funebri, dal suggestivo mistero del tempio di Apollo, al complesso residenziale ellenico mai venuto alla luce fino al periodo più recente con il parco vocato alla masserizia e all'agricoltura, tra il 700 e l'800, di cui ancora restano i segni tangibili del grande casolare. Gli edifici adiacenti ebbero un ruolo anche durante la seconda guerra mondiale. Su Montelungo si conosce tanto ma si possiede poco: molti reperti sono sparsi per i musei siciliani e inglesi, venduti prima dell'arrivo in città di Paolo Orsi e Piero Orlandini che nel parco avviarono le uniche campagne scavo scientifiche con splendidi risultati senza la possibilità di conservare i ritrovamenti nel museo che ancora doveva nascere. Infine l'ombra moderna, quella di Enrico Mattei, che a Montelungo voleva fondare Macchitella 2.
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Un articolo di giornale ci racconta che Mattei, 24 ore prima della sua morte, visitò Montelungo ammirando per l'ultima volta lo splendido panorama che la collina regala al tramonto. Apprezzatissima dai partecipanti la passeggiata archeologica nel luogo forse più sottovalutato dalla città, soprattutto dalle istituzioni. Presto il parco Montelungo potrebbe essere riqualificato grazie ad un finanziamento ma ad oggi non è prevista nessuna campagna scavi, unica iniziativa che potrebbe dirci di più sul glorioso passato della collina.