Gela, la teatralità di Silvio Berlusconi nell’ultimo libro di Pietrangelo Buttafuoco "Beato lui"
Cultura
Gela, la teatralità di Silvio Berlusconi nell’ultimo libro di Pietrangelo Buttafuoco "Beato lui"
Lo scrittore e giornalista ha presentato il suo libro alle Mura Federiciane
Come Nerone, Caligola o Carlo Magno, la figura di Silvio Berlusconi difficilmente verrà dimenticata. Ne è convinto il giornalista e scrittore Pietrangelo Buttafuoco che all’ex premier ha dedicato un vero e proprio panegirico, presentato alle Mura Federiciane insieme al giornalista gelese Giovanni Marinetti su iniziativa della professoressa Lina Orlando. La morte di Berlusconi ha chiuso un’epoca: politica, economia, cultura e comunicazione sono stati segnati dalla sua influenza negli ultimi 30 anni. Buttafuoco non scrive la parola fine al romanzo di Berlusconi ma ne amplifica logiche, personaggi, periodi e note a margine. Nelle sue pagine l’avvicendarsi di scene, performance, brevi novelle che raccontano la teatralità dell’ex premier, paragonato a un drammaturgo, scenografo, suggeritore, datore luci, interprete e regista. Il sipario della sua storia non scende mai: lui, protagonista continua a calcare il palcoscenico. Un libro onirico, lo ha definito Marinetti, felliniano tra cinema teatro e storia, fuori dai moralismi. Pietrangelo Buttafuoco è tornato a Gela dopo 9 anni. L’ultimo intellettuale siciliano l’ha definito il collega Marinetti. Il pomeriggio è servito da stimolo per aprire riflessioni attuali: dall’intelligenza artificiale alle dichiarazioni di Domenico Dolce. Il giornalista sta con i giovani siciliani.
Come Nerone, Caligola o Carlo Magno, la figura di Silvio Berlusconi difficilmente verrà dimenticata. Ne è convinto il giornalista e scrittore Pietrangelo Buttafuoco che all'ex premier ha dedicato un vero e proprio panegirico, presentato alle Mura Federiciane insieme al giornalista gelese Giovanni Marinetti su iniziativa della professoressa Lina Orlando. La morte di Berlusconi ha chiuso un'epoca: politica, economia, cultura e comunicazione sono stati segnati dalla sua influenza negli ultimi 30 anni. Buttafuoco non scrive la parola fine al romanzo di Berlusconi ma ne amplifica logiche, personaggi, periodi e note a margine.
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Nelle sue pagine l'avvicendarsi di scene, performance, brevi novelle che raccontano la teatralità dell'ex premier, paragonato a un drammaturgo, scenografo, suggeritore, datore luci, interprete e regista. Il sipario della sua storia non scende mai: lui, protagonista continua a calcare il palcoscenico. Un libro onirico, lo ha definito Marinetti, felliniano tra cinema teatro e storia, fuori dai moralismi. Pietrangelo Buttafuoco è tornato a Gela dopo 9 anni. L'ultimo intellettuale siciliano l'ha definito il collega Marinetti. Il pomeriggio è servito da stimolo per aprire riflessioni attuali: dall'intelligenza artificiale alle dichiarazioni di Domenico Dolce. Il giornalista sta con i giovani siciliani.