MediGroup, prosegue la protesta dei lavoratori davanti il Palazzo di Giustizia di Gela
Lavoro
MediGroup, prosegue la protesta dei lavoratori davanti il Palazzo di Giustizia di Gela
Le maestranze questa mattina hanno rafforzato il presidio davanti il tribunale
Non percepiscono retribuzione da cinque mesi, non hanno certezza del loro futuro lavorativo, ad oggi hanno ascoltato soltanto promesse. Continua la protesta dei lavoratori MediGroup. Rafforzato il presidio davanti il Tribunale. Hanno incrociato le braccia, seduti davanti l'ingresso con un cartellone appeso alla fontana. Altri colleghi sono rimasti davanti i tornelli della raffineria. L'azienda edile è in fase di liquidazione. Nelle scorse settimane nei tavoli istituzionali erano arrivate rassicurazioni. Si tenta di far scattare l'esercizio provvisorio per impiegare un centinaio di lavoratori. Ci sarebbe l'assenso di alcuni creditori ma in assenza di vere certezze cresce l'esasperazione dei lavoratori. Sono per lo più padri di famiglia a cui, da cinque mesi, manca la terra sotto i piedi. Il loro appello è rivolto a chi gli ha promesso una svolta che tarda ad arrivare. Niente propaganda, specificano. I lavoratori chiedono di arrivare quantomeno un ammortizzatore sociale.
Non percepiscono retribuzione da cinque mesi, non hanno certezza del loro futuro lavorativo, ad oggi hanno ascoltato soltanto promesse. Continua la protesta dei lavoratori MediGroup. Rafforzato il presidio davanti il Tribunale. Hanno incrociato le braccia, seduti davanti l'ingresso con un cartellone appeso alla fontana. Altri colleghi sono rimasti davanti i tornelli della raffineria. L'azienda edile è in fase di liquidazione. Nelle scorse settimane nei tavoli istituzionali erano arrivate rassicurazioni. Si tenta di far scattare l'esercizio provvisorio per impiegare un centinaio di lavoratori.
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Ci sarebbe l'assenso di alcuni creditori ma in assenza di vere certezze cresce l'esasperazione dei lavoratori. Sono per lo più padri di famiglia a cui, da cinque mesi, manca la terra sotto i piedi. Il loro appello è rivolto a chi gli ha promesso una svolta che tarda ad arrivare. Niente propaganda, specificano. I lavoratori chiedono di arrivare quantomeno un ammortizzatore sociale.