Gela, l’ex presidente dell’antiracket chiede l’abbreviato: è accusato di truffa e malversazione
Insieme alla moglie, avrebbero presentato istanza di accesso al Fondo di solidarietà per ottenere i fondi concessi alle vittime di estorsione
L'ex presidente dell'associazione antiracket di Gela, Renzo Caponetti, chiederà il rito abbreviato. Volto storico delle battaglie contro il pizzo e componente della Federazione Antiracket Italiana, è indagato, insieme alla moglie, per truffa aggravata per il conseguimento di erogazione pubbliche e malversazione. La presunta truffa ammonterebbe a quasi 400 mila euro. Nell'udienza di questa mattina, poi rinviata ad ottobrem sia i suoi legali che la procura hanno aggiunto al fascicolo altra produzione documentale. I due erano, rispettivamente amministratore di fatto e titolare di una ditta individuale di commercio all'ingrosso di generi alimentari a Gela. Secondo la Procura, avrebbero presentato istanza di accesso al Fondo di solidarietà per ottenere i fondi concessi alle vittime di estorsione, sostenendo di aver subito un danno consistente nella riduzione del fatturato e nel mancato guadagno per la loro appartenenza all'associazionismo antiracket.