Bastonate, calci e pugni a Gela tra un gruppo di giovani: una negoziante ferma la violenta rissa
Cronaca
Bastonate, calci e pugni a Gela tra un gruppo di giovani: una negoziante ferma la violenta rissa
E' successo in via Generale Cascino. Ad assistere alla scena anche un bambini
La violenza non va in ferie, neanche ad Agosto. Sono scene di un'efferatezza unica quelle riprese da un video amatoriale in via Generale Cascino, sabato pomeriggio, in una delle arterie più frequentate della città dove transitavano auto e il traffico come di consueto era lento. A un tratto la tranquillità è stata interrotta da urla e botte da orbi. Almeno sei uomini, presumibilmente di nazionalità romena, si sono scagliati contro altri due connazionali. Gliele hanno date di santa ragione. Sono spuntati bastoni e spranghe. Il tutto è accaduto, davanti un noto negozio di alimentari, sotto gli occhi attoniti dei presenti e degli automobilisti. Il video amatoriale mostra con quanta violenza si siano scagliati gli aggressori contro le vittime. I protagonisti del brutto episodio se ne sono infischiati anche della presenza di un bambino, portato via di corsa dal padre, ancora in lacrime, probabilmente per lo spavento. Soltanto l'intervento di una negoziante ha evitato il peggio. È uscita e armata di coraggio ha fermato chi stava continuando a scagliare colpi di mazza contro le due vittime, che giacevano, sofferenti, già a terra. Le urla della donna ma anche la sua fisicità hanno indotto i violenti a smettere. Subito dopo si sono dileguati. La scena si è consumata nel giro di pochi minuti. Immediatamente sono state avvertite le forze dell'ordine. I due uomini aggrediti sono finiti in ospedale. Sul posto è arrivata la Polizia di Stato che ha avviato una serrata indagine per risalire agli autori e anche al movente del pestaggio. Gli accertamenti dei poliziotti del locale commissariato sono continuate anche all'ospedale Vittorio Emanuele dove le vittime probabilmente sono state ascoltate. Secondo una prima ricostruzione pare che si sia trattato di una vera e propria spedizione punitiva organizzata dagli aggressori contro gli stessi soggetti che, qualche giorno fa, li avevano picchiati, pare per le strade di San Giacomo. Insomma, una vendetta ripagata con la stessa moneta. Restano preoccupanti le modalità di azione. Tutto è avvenuto in pieno giorno, in pieno centro. Solo qualche giorno prima avevamo parlato di un minorenne che sempre nella stessa zona era stato seguito minacciosamente da un coetaneo in monopattino, probabilmente con l'obbiettivo di sottrargli dei soldi. La violenza in città non accenna a diminuire. Si consuma in strada, in centro, a Macchitella, nei luoghi della movida, o nei quartieri, tra giovani ma anche fra adulti, fra gelesi o stranieri e spesso per futili motivi. Si arriva all'utilizzo di armi o spranghe. Basti pensare all'episodio avvenuto lo scorso capodanno a Baracche, quando si sparò per un rimprovero. Si agisce per punire e forse anche per uccidere. Solo per fortuna fino a oggi non c'è scappato il morto. È lo specchio di una società che da un lato vuole cambiare, come dimostrano le tante iniziative della cittadinanza sana e attiva, e dall'altro, invece non si evolve, anzi forse, regredisce.
14 Agosto 2023 14:05
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La violenza non va in ferie, neanche ad Agosto. Sono scene di un'efferatezza unica quelle riprese da un video amatoriale in via Generale Cascino, sabato pomeriggio, in una delle arterie più frequentate della città dove transitavano auto e il traffico come di consueto era lento. A un tratto la tranquillità è stata interrotta da urla e botte da orbi. Almeno sei uomini, presumibilmente di nazionalità romena, si sono scagliati contro altri due connazionali. Gliele hanno date di santa ragione. Sono spuntati bastoni e spranghe. Il tutto è accaduto, davanti un noto negozio di alimentari, sotto gli occhi attoniti dei presenti e degli automobilisti. Il video amatoriale mostra con quanta violenza si siano scagliati gli aggressori contro le vittime. I protagonisti del brutto episodio se ne sono infischiati anche della presenza di un bambino, portato via di corsa dal padre, ancora in lacrime, probabilmente per lo spavento.
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Soltanto l'intervento di una negoziante ha evitato il peggio. È uscita e armata di coraggio ha fermato chi stava continuando a scagliare colpi di mazza contro le due vittime, che giacevano, sofferenti, già a terra. Le urla della donna ma anche la sua fisicità hanno indotto i violenti a smettere. Subito dopo si sono dileguati. La scena si è consumata nel giro di pochi minuti. Immediatamente sono state avvertite le forze dell'ordine. I due uomini aggrediti sono finiti in ospedale. Sul posto è arrivata la Polizia di Stato che ha avviato una serrata indagine per risalire agli autori e anche al movente del pestaggio.
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Gli accertamenti dei poliziotti del locale commissariato sono continuate anche all'ospedale Vittorio Emanuele dove le vittime probabilmente sono state ascoltate. Secondo una prima ricostruzione pare che si sia trattato di una vera e propria spedizione punitiva organizzata dagli aggressori contro gli stessi soggetti che, qualche giorno fa, li avevano picchiati, pare per le strade di San Giacomo. Insomma, una vendetta ripagata con la stessa moneta. Restano preoccupanti le modalità di azione. Tutto è avvenuto in pieno giorno, in pieno centro. Solo qualche giorno prima avevamo parlato di un minorenne che sempre nella stessa zona era stato seguito minacciosamente da un coetaneo in monopattino, probabilmente con l'obbiettivo di sottrargli dei soldi. La violenza in città non accenna a diminuire. Si consuma in strada, in centro, a Macchitella, nei luoghi della movida, o nei quartieri, tra giovani ma anche fra adulti, fra gelesi o stranieri e spesso per futili motivi. Si arriva all'utilizzo di armi o spranghe. Basti pensare all'episodio avvenuto lo scorso capodanno a Baracche, quando si sparò per un rimprovero. Si agisce per punire e forse anche per uccidere. Solo per fortuna fino a oggi non c'è scappato il morto. È lo specchio di una società che da un lato vuole cambiare, come dimostrano le tante iniziative della cittadinanza sana e attiva, e dall'altro, invece non si evolve, anzi forse, regredisce.