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Gela verso le elezioni: si discute di nuove alleanze e si traccia l’identikit del prossimo sindaco

Politica

Gela verso le elezioni: si discute di nuove alleanze e si traccia l’identikit del prossimo sindaco

L'intesa va trovata su temi e candidature

Graziano Amato

02 Novembre 2023 12:31

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A sei mesi dalle prossime elezioni amministrative fervono gli incontri, ufficiosi per il momento, in preparazione di una campagna elettorale che si prevede infuocata. I perimetri delle possibili coalizioni sono pressoché designati. La composizione, invece, è ancora in work in progress. La collocazione di compagini politiche come Mpa, Una Buona Idea e Udc appare ancora nebulosa. I pilastri dell'area progressista, senza troppe sorprese, dovrebbero essere Pd e M5S. "Vogliamo costruire con pentastellati, Una Buona Idea, PER, socialisti, formazioni politiche di centro, altri movimenti civici e politici - scrivono i dirigenti Dem in una nota -  con il convinto intendo di coinvolgere forze sindacali e imprenditoriali, associazioni e volontariato e ogni cittadino che vorrà spendersi per la città".

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Tra i Dem pare siano sorte però vedute diverse. Da un lato c'è chi non vorrebbe affatto strizzare l'occhio a forze che abbiano avuto a che fare con il governo Greco o con l'area di centrodestra che governa la Regione Siciliana, lombardiani e cuffariani compresi. Dall'altro c'è chi apre a possibili dialoghi. Fughe in avanti, rispetto a candidature, ufficialmente non ce ne sono, ma non è un segreto che esponenti di rilievo, come esempio Miguel Donegani, puntano alla poltrona da sindaco. Cosi come l'ex vicesindaco Terenziano Di Stefano, che a sua volta strizza l'occhio agli autonomisti dell'Mpa che, secondo indiscrezioni però, una parte del Pd, non vorrebbe inglobare nell'ampio progetto.

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Chi sarà disposto a fare un passo indietro in caso di matrimonio politico? "Il candidato - si legge ancora nella nota - dovrà essere il garante del progetto progressista con le sue riconosciute qualità personali e morali unitamente a quelle amministrative e politiche, affiancato da una squadra di assessori con donne e uomini capaci e generosi, in spirito sinergico e collaborativo con tutta la giunta comunale". Le premesse sono ambiziose: ripartire dal grave stato sociale ed economico che interessa Gela con la perdita di finanziamenti causata, secondo i dem, anche dal centrodestra del sindaco Greco e da quello dei partiti che sostengono il governo regionale di Schifani e nazionale della Meloni, lavorando  anche dopo le elezioni comunali per un progetto politico comune che abbia come orizzonte le politiche e le elezioni provinciali, regionali, nazionali ed europee.  Senza un'intesa però le strade potrebbero dividersi con possibili fughe solitarie di progressisti e civici. D'altronde, PD e M5S dovranno dimostrare di aver superato le distanze che li ha portati a divorziare durante le ultime elezioni regionali. Anche nell'area centrista le intese sono tutte da definire con dialoghi che continuano con forze come Rinnova e Italia Viva, corteggiate contestualmente anche da anime progressiste, mentre il centrodestra dovrà lavorare per mantenere saldo il baricentro dell'intesa tra i due partiti principali, Forza Italia e Fratelli d'Italia. Al calderone di possibili candidature e collocazioni si aggiunge l'ipotesi di altre partite solitarie e la ricandidatura del sindaco Lucio Greco che, al momento, non sembra voler avallare nessuno con le spade di Damocle, dissesto e divorzio con l'Mpa, sempre apprese a un sottilissimo filo. 

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