Geloi Wetland, un’oasi di pace nel cuore del deserto della Piana di Gela
Ambiente
Geloi Wetland, un’oasi di pace nel cuore del deserto della Piana di Gela
Una realtà in continua evoluzione che cresce grazie alle donazioni di ambientalisti
Vista dall’alto Geloi Wetland è un punto verde nel bel mezzo del deserto della piana di Gela. 160 ettari di terreni bonificati che tutelano la biodiversità e la flora tipica del territorio. Ma anche un autogrill che permette la sosta ai volatili migranti verso il Nord Europa. Percorriamo assieme a Manuel, responsabile del progetto, la regia trazzera che porta all’ingresso di Geloi. Attorno a noi terreni arati o abbandonati e colline che un tempo collegavano la piana alla sughereta di Niscemi, ormai disboscate e stremate dai continui incendi. L’ultimo, verificatosi pochi giorni fa, ha mandato in fumo ettari di ulivi. Incendiare le stoppie di grano è ormai usanza per alcuni agricoltori. Un osservatorio sopraelevato, che diverrà presto un info point, serve a monitorare la situazione incendi, che in estate si fanno sempre più frequenti e pericolosi. Continuiamo il nostro tour visitando gli acquitrini che servono a creare zone umide. Utilizzato anche il fieno che crea un humus ideale per le specie viventi nella Piana. I terreni di questa contrada, denominata Scomunicata, riescono a fermare i torrenti d’acqua ed evitare inondazioni che possano causare danni agli agricoltori limitrofi durante l’inverno. In molti qui guardavano Geloi con diffidenza, adesso pare si stiano avvicinando iniziando a collaborare adottando un’agricoltura rispettosa delle risorse naturali.
Geloi Wetland è una realtà in continua evoluzione che cresce grazie alle donazioni di ambientalisti e tanti cittadini sensibili alla conservazione degli ecosistemi e della biodiversità. Un’oasi verde nel bel mezzo del deserto della Piana di Gela, la seconda per estensione della Regione siciliana.
Vista dall'alto Geloi Wetland è un punto verde nel bel mezzo del deserto della piana di Gela. 160 ettari di terreni bonificati che tutelano la biodiversità e la flora tipica del territorio. Ma anche un autogrill che permette la sosta ai volatili migranti verso il Nord Europa. Percorriamo assieme a Manuel, responsabile del progetto, la regia trazzera che porta all'ingresso di Geloi. Attorno a noi terreni arati o abbandonati e colline che un tempo collegavano la piana alla sughereta di Niscemi, ormai disboscate e stremate dai continui incendi. L'ultimo, verificatosi pochi giorni fa, ha mandato in fumo ettari di ulivi. Incendiare le stoppie di grano è ormai usanza per alcuni agricoltori.
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Un osservatorio sopraelevato, che diverrà presto un info point, serve a monitorare la situazione incendi, che in estate si fanno sempre più frequenti e pericolosi. Continuiamo il nostro tour visitando gli acquitrini che servono a creare zone umide. Utilizzato anche il fieno che crea un humus ideale per le specie viventi nella Piana. I terreni di questa contrada, denominata Scomunicata, riescono a fermare i torrenti d'acqua ed evitare inondazioni che possano causare danni agli agricoltori limitrofi durante l'inverno. In molti qui guardavano Geloi con diffidenza, adesso pare si stiano avvicinando iniziando a collaborare adottando un'agricoltura rispettosa delle risorse naturali.
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Geloi Wetland è una realtà in continua evoluzione che cresce grazie alle donazioni di ambientalisti e tanti cittadini sensibili alla conservazione degli ecosistemi e della biodiversità. Un'oasi verde nel bel mezzo del deserto della Piana di Gela, la seconda per estensione della Regione siciliana.