Rapina all’imprenditore gelese Di Pietro: giudizio immediato per Ascia e Rinella
Cronaca
Rapina all’imprenditore gelese Di Pietro: giudizio immediato per Ascia e Rinella
Al via a luglio il processo per i presunti autori della rapina risalente allo scorso marzo
La Procura di Gela chiede il giudizio immediato per i due presunti autori della rapina consumata lo scorso 4 marzo ai danni di Nunzio Di Pietro, 65 anni, titolare di cinque punti vendita dei supermercati Sisa, aggredito a colpi di spranga e razziato degli incassi mentre si accingeva a raggiungere la sua abitazione situata in viale Cortemaggiore, ad una manciata di passi da uno dei suoi punti vendita. Sul banco degli imputati, per rispondere della rapina e delle lesioni cagionate all’operatore economico, il prossimo mese ci saranno Diego Rinella e Carmelo Ascia, rispettivamente di 35 e 23 anni, entrambi arrestati 12 giorni dopo dagli agenti del locale Commissariato al culmine di un’indagine lampo dalla quale emersero gravissimi indizi di colpevolezza a loro carico. L’attività d’indagine fece emergere anche che Rinella e Ascia, dopo il “colpaccio” erano in procinto di fuggire all’estero con il consistente “malloppo” razziato a Di Pietro. L’operatore economico - come si ricorderà - quella drammatica sera si era da poco allontanato dal supermercato di Macchitella ed era diretto a casa quando fu colpito con una spranga di ferro alla testa e alle spalle da due malviventi appostati nella zona in attesa che rincasasse. Di Pietro tentò una timida reazione, ma non la spuntò sulla ferocia dei due che gli strapparono il borsello nel quale custodiva gli incassi per diverse migliaia di euro ed i suoi effetti personali. All’incriminazione di Rinella e Ascia i poliziotti giunsero pochi giorni dopo nell’ambito di un’attività tecnica, oltre che di rilievi di polizia scientifica e all’analisi dei sistemi di videosorveglianza installato nella zona teatro della rapina. Finiti in manette, i due scelsero la via del silenzio, e davanti ai magistrati si avvalsero della facoltà di non rispondere. Il mese prossimo saliranno sul pretorio per rispondere del “colpo” davanti ai giudici del Tribunale che li giudicheranno con il rito immediato.
15 Giugno 2023 12:57
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La Procura di Gela chiede il giudizio immediato per i due presunti autori della rapina consumata lo scorso 4 marzo ai danni di Nunzio Di Pietro, 65 anni, titolare di cinque punti vendita dei supermercati Sisa, aggredito a colpi di spranga e razziato degli incassi mentre si accingeva a raggiungere la sua abitazione situata in viale Cortemaggiore, ad una manciata di passi da uno dei suoi punti vendita.
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Sul banco degli imputati, per rispondere della rapina e delle lesioni cagionate all'operatore economico, il prossimo mese ci saranno Diego Rinella e Carmelo Ascia, rispettivamente di 35 e 23 anni, entrambi arrestati 12 giorni dopo dagli agenti del locale Commissariato al culmine di un'indagine lampo dalla quale emersero gravissimi indizi di colpevolezza a loro carico. L'attività d'indagine fece emergere anche che Rinella e Ascia, dopo il "colpaccio" erano in procinto di fuggire all'estero con il consistente "malloppo" razziato a Di Pietro.
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L'operatore economico - come si ricorderà - quella drammatica sera si era da poco allontanato dal supermercato di Macchitella ed era diretto a casa quando fu colpito con una spranga di ferro alla testa e alle spalle da due malviventi appostati nella zona in attesa che rincasasse. Di Pietro tentò una timida reazione, ma non la spuntò sulla ferocia dei due che gli strapparono il borsello nel quale custodiva gli incassi per diverse migliaia di euro ed i suoi effetti personali. All'incriminazione di Rinella e Ascia i poliziotti giunsero pochi giorni dopo nell'ambito di un'attività tecnica, oltre che di rilievi di polizia scientifica e all'analisi dei sistemi di videosorveglianza installato nella zona teatro della rapina.
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Finiti in manette, i due scelsero la via del silenzio, e davanti ai magistrati si avvalsero della facoltà di non rispondere. Il mese prossimo saliranno sul pretorio per rispondere del "colpo" davanti ai giudici del Tribunale che li giudicheranno con il rito immediato.