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I maranza pronti ad invadere le città del Sud, cresce il passaparola sui social anche in Sicilia

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I maranza pronti ad invadere le città del Sud, cresce il passaparola sui social anche in Sicilia

La "challenge" è partita da Torino

Redazione

01 Marzo 2025 10:54

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Il tam-tam per «invadere» Napoli, in occasione del big-match contro l'Inter, e «fare un macello», è partito nei giorni scorsi e nelle ultime ore è diventato assordante nelle chat e sui social dei «maranza», bulli delle periferie delle metropoli del nord, che in gruppo si divertono a fare risse e a compiere azioni vandaliche, utilizzando uno slang tutto loro e l'abbigliamento dei trapper. Ma non solo. Anche a Palermo e Catania si è diffusa la voce e sono tanti gli utenti che postano video alzando l'attenzione sul fenomeno.

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La vicenda a Napoli è monitorata dalle forze dell'ordine e dalle autorità impegnate a garantire la sicurezza di una partita di per sé delicata: già nei giorni scorsi è stata vietata la vendita dei biglietti ai tifosi interisti residenti in Lombardia e ora è spuntata quest'altra grana. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, in vista del possibile arrivo in treno di soggetti «con asseriti intenti provocatori», ha convocato un Comitato disponendo «ulteriori misure di ordine e sicurezza pubblica», rispetto alle attività di prevenzione e controllo già avviate, per «scongiurare eventuali episodi di violenza o di illegalità». Tutto ciò anche in relazione al fatto che per la partita si prevede «un massiccio afflusso di tifosi».

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In prima linea nel prevenire possibili problemi c'è la Digos di Napoli, che subito dopo il lancio della challenge ha intensificato, in raccordo con altre questure, i monitoraggi su strada e sul web. Al momento, Tuttavia, non emergono criticità, al di là dei «botta e risposta» e delle esternazioni di vario tenore sui social. Che non cessano.

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La «challenge» è partita da Torino, dove un giovane e popolare streamer ha diffuso un video, ovviamente diventato virale, in cui lancia la sfida: «stiamo chiamando tutti i «maranza» che ci sono in Italia per scendere tutti insieme al Sud». «A tutti quelli del Sud che si esaltano dicendo "noi abbiamo questo" (qui mima il gesto di premere il grilletto di un'arma da fuoco - ndr) rispondiamo che è roba da film. La vita reale è un'altra. Totò Riina ci ha lasciato anni fa. Noi vi faremo vedere la vita reale. Se salite al nord vi scippiamo 'o telefonin'. Vi faremo vedere la vita reale, non i film e le fantasie». Le risposte di alcuni ragazzi del  Sud, dello stesso tenore, non si sono fatte attendere. 

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