Cronaca
I RAGAZZI DEL DA VINCI SCENDONO IN PIAZZA PER MANIFESTARE CONTRO LA GUERRA IN UCRAINA
Le notizie che arrivano quotidianamente dall'Ucraina continuano a preoccupare l'intero mondo, la guerra che incalza ormai da settimane sta mettendo in apprensioni i governi di tutta Europa...
Le notizie che arrivano quotidianamente dall'Ucraina continuano a preoccupare l'intero mondo, la guerra che incalza ormai da settimane sta mettendo in apprensioni i governi di tutta Europa e non solo. Nonostante il presidente Zelensky nelle ultime ore abbia aperto ad un dialogo con la Russia quanto meno sulla questione Dombass, tentando di lanciare un messaggio di pace, la paura che da un momento all'altro la guerra possa coinvolgere anche altre nazioni è ancora alta. A Niscemi questa paura è ancora più acuta anche a causa della base Muos a pochi chilometri dal centro cittadino, un crocevia importantissimo per le comunicazioni militari. In questi momenti tornano alla mente le proteste di dieci anni, quando migliaia e migliaia di niscemesi manifestavano il loro dissenso per una base che rappresenta tutt'oggi un "ospite indesiderato" per i niscemesi. All'epoca una grossa fetta dei manifestanti era composta da studenti provenienti in particolare dal liceo Leonardo Da Vinci. Quegli studenti adesso hanno quasi trent'anni ed hanno proseguito la loro vita chi a Niscemi e chi no, ma il Muos è rimasto ed oggi come allora rappresenta un punto strategico americano che i niscemesi non hanno mai voluto. Gli studenti di allora sono stati sostituiti dai leonardini di oggi che in quanto a mobilitazione non hanno nulla da invidiare ai loro predecessori. Stamani, infatti, un migliaio di alunni del Da Vinci sono scesi in piazza in primis per manifestare la loro vicinanza al popolo ucraino ma anche per protestare contro una guerra che, anche se non coinvolge l'Italia direttamente, tocca i cuori di tutti i cittadini del mondo. Per molti questo conflitto rappresenta il ripetersi di un copione il cui finale è caratterizzato solo da dolore e distruzione. Questa è solo una delle tante manifestazioni contro la guerra a cui stiamo assistendo in questi giorni a Niscemi ma non solo, questo dimostra come il popolo spesso ultima parte ad avere voce in capitolo alla fine unito per la stessa causa stia ricoprendo un ruolo importantissimo.di Stefano Blanco