Icona dell’Alemanna, Mulè chiede al vescovo di trasferirla dalla chiesa Madre di Gela al villaggio Aldisio
Religione
Icona dell’Alemanna, Mulè chiede al vescovo di trasferirla dalla chiesa Madre di Gela al villaggio Aldisio
L'icona della madonna venne trasferita in chiesa Madre senza un motivo
"Restituiamo l’icona bizantina della Madonna Maria Santissima d’Alemanna che da tempo si trova ubicata nelal chiesa Madre di Gela alla sede originaria del santuario al villaggio Aldisio, come da antichissima tradizione". E' questa la richiesta di un’accorata missiva che il professore Nuccio Mule’ invia al Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina monsignor Rosario Gisana. Si vuole ricordare, si legge nella lettera, che questo luogo di culto mantiene ancora intatta una botola. In quella botola, nel 1476 fu dissotterrata, casualmente da un contadino che arava la terra, l’icona bizantina di Maria Santissima d’Alemanna che rimase nel Santuario fino agli anni trenta prima del suo indebito e immotivato trasferimento quando l’icona della Madonna fu trasferita definitivamente dal parroco Capici in chiesa Madre; addirittura dopo la morte dello stesso parroco tutto il materiale di valore della canonica della chiesa Madre, per evitarne un eventuale furto, fu trasferito segretamente nell’abitazione di Concetta Corrao e dalla stessa poi restituito il 22 aprile 1937.
"Restituiamo l'icona bizantina della Madonna Maria Santissima d'Alemanna che da tempo si trova ubicata nelal chiesa Madre di Gela alla sede originaria del santuario al villaggio Aldisio, come da antichissima tradizione". E' questa la richiesta di un'accorata missiva che il professore Nuccio Mule' invia al Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina monsignor Rosario Gisana. Si vuole ricordare, si legge nella lettera, che questo luogo di culto mantiene ancora intatta una botola.
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In quella botola, nel 1476 fu dissotterrata, casualmente da un contadino che arava la terra, l'icona bizantina di Maria Santissima d'Alemanna che rimase nel Santuario fino agli anni trenta prima del suo indebito e immotivato trasferimento quando l'icona della Madonna fu trasferita definitivamente dal parroco Capici in chiesa Madre; addirittura dopo la morte dello stesso parroco tutto il materiale di valore della canonica della chiesa Madre, per evitarne un eventuale furto, fu trasferito segretamente nell'abitazione di Concetta Corrao e dalla stessa poi restituito il 22 aprile 1937.