"IL CAPOGRUPPO DELLA LEGA SPATA CRITICA FORTEMENTE IL PASSO INDIETRO DELLE COLLEGHE DI CONSIGLIO"
Politica
"IL CAPOGRUPPO DELLA LEGA SPATA CRITICA FORTEMENTE IL PASSO INDIETRO DELLE COLLEGHE DI CONSIGLIO"
Crescono le distanze fra i drappelli della minoranza. Da un lato la destra dell'opposizione schierata a favore della sfiducia, dall'altro le tre consigliere che hanno deciso di non firmare...
Crescono le distanze fra i drappelli della minoranza. Da un lato la destra dell'opposizione schierata a favore della sfiducia, dall'altro le tre consigliere che hanno deciso di non firmare il documento, già depositato sul tavolo del Presidente del Consiglio Comunale. Si definiscono come "area progressista" e pretendono che il centrodestra faccia chiarezza. Sono convinti che i partiti, in maggioranza al Governo nazionale e regionale, stiano già lavorando per i prossimi appuntamenti elettorali. Per questo hanno deciso di fare un passo indietro e non affidare la città nelle mani di un commissario, votando una sfiducia al buio "al contrario di chi lo fa per cercare facili posizionamenti politico elettorali - cosi si legge in una loro nota - basati su strumentalizzazioni evidenti rafforzando alleanze già confezionate contro l'interesse dei cittadini". Le consigliere inoltre citano l'assurda ambiguità del PD che ha firmato la sfiducia, ma che ha sostenuto l'elezione del Sindaco. Non ci sta la Lega - Prima L'Italia. Il capogruppo Giuseppe Spata, nel criticare fortemente il passo indietro delle consigliere, cita l'opportunismo politico dell'ex dem Alessandra Ascia e l'abitudine a fare da "voltagabbana" del M5S. "Il movimento - dice - si è comportato cosi anche con il Sindaco Domenico Messinese. Lo hanno scelto e poi buttato fuori e sfiduciato. Anche durante le ultime elezioni regionali hanno affiancato il PD alle primarie per poi ripensarci e schierare Nuccio Di Paola che è arrivato ultimo. Forza Italia? Al momento governa con il Sindaco. Sta a loro valutare".di Graziano Amato
Crescono le distanze fra i drappelli della minoranza. Da un lato la destra dell'opposizione schierata a favore della sfiducia, dall'altro le tre consigliere che hanno deciso di non firmare il documento, già depositato sul tavolo del Presidente del Consiglio Comunale. Si definiscono come "area progressista" e pretendono che il centrodestra faccia chiarezza. Sono convinti che i partiti, in maggioranza al Governo nazionale e regionale, stiano già lavorando per i prossimi appuntamenti elettorali. Per questo hanno deciso di fare un passo indietro e non affidare la città nelle mani di un commissario, votando una sfiducia al buio "al contrario di chi lo fa per cercare facili posizionamenti politico elettorali - cosi si legge in una loro nota - basati su strumentalizzazioni evidenti rafforzando alleanze già confezionate contro l'interesse dei cittadini". Le consigliere inoltre citano l'assurda ambiguità del PD che ha firmato la sfiducia, ma che ha sostenuto l'elezione del Sindaco. Non ci sta la Lega - Prima L'Italia. Il capogruppo Giuseppe Spata, nel criticare fortemente il passo indietro delle consigliere, cita l'opportunismo politico dell'ex dem Alessandra Ascia e l'abitudine a fare da "voltagabbana" del M5S. "Il movimento - dice - si è comportato cosi anche con il Sindaco Domenico Messinese. Lo hanno scelto e poi buttato fuori e sfiduciato. Anche durante le ultime elezioni regionali hanno affiancato il PD alle primarie per poi ripensarci e schierare Nuccio Di Paola che è arrivato ultimo. Forza Italia? Al momento governa con il Sindaco. Sta a loro valutare".di Graziano Amato