IL COMITATO ’’NO INCERENITORE’’ ORGANIZZA UNA RACCOLTA FIRME PER DARE VOCE AI CITTADINI
Ambiente
IL COMITATO ’’NO INCERENITORE’’ ORGANIZZA UNA RACCOLTA FIRME PER DARE VOCE AI CITTADINI
Istituito poco più di un mese fa, il comitato "no inceneritore" sta iniziando a raccogliere le prime adesioni. Cittadini, associazioni e movimento stanno gridando a gran voc...
Istituito poco più di un mese fa, il comitato "no inceneritore" sta iniziando a raccogliere le prime adesioni. Cittadini, associazioni e movimento stanno gridando a gran voce "no" alle possibili conseguenze che la nascita di questo termovalorizzatore significherebbe per la città di Gela. Non solo potenziali fonti di inquinamento quello che il comitato vuole scongiurare è una storia che si ripete, la storia di una città che presta il fianco alla grossa industria con la promessa di un economia circolare ma con conseguenze per salute e ambiente che ancora oggi sono difficili da prevedere. In effetti, del termovalorizzatore, o in qualsiasi modo lo si voglia chiamare, si è parlato molto in questi mesi, di come la scelta sia arrivata da un giorno all'altro, quasi calata dall'alto, di come la politica locale sia stata tenuta all'oscuro di tutto e di come la cittadinanza non sia stata per niente interpellata. Ecco per questo motivo anche per dar voce ai cittadini il comitato ha deciso di organizzare per questo sabato, 18 Giugno, una raccolta firme presso due punti strategici della città, l'ex dogana e presso il ristorante "GiBi"- stazione di servizio GB-Oil contro l'installazione a Gela di qualsiasi mega - struttura atta al trattamento termico-chimico dei rifiuti. Agli appuntamenti di sabato è prevista la partecipazione delle associazioni di altri comuni, Catania, Milazzo, Siracusa, modica, con le quali il comitato locale fa rete.di Stefano Blanco
Istituito poco più di un mese fa, il comitato "no inceneritore" sta iniziando a raccogliere le prime adesioni. Cittadini, associazioni e movimento stanno gridando a gran voce "no" alle possibili conseguenze che la nascita di questo termovalorizzatore significherebbe per la città di Gela. Non solo potenziali fonti di inquinamento quello che il comitato vuole scongiurare è una storia che si ripete, la storia di una città che presta il fianco alla grossa industria con la promessa di un economia circolare ma con conseguenze per salute e ambiente che ancora oggi sono difficili da prevedere. In effetti, del termovalorizzatore, o in qualsiasi modo lo si voglia chiamare, si è parlato molto in questi mesi, di come la scelta sia arrivata da un giorno all'altro, quasi calata dall'alto, di come la politica locale sia stata tenuta all'oscuro di tutto e di come la cittadinanza non sia stata per niente interpellata. Ecco per questo motivo anche per dar voce ai cittadini il comitato ha deciso di organizzare per questo sabato, 18 Giugno, una raccolta firme presso due punti strategici della città, l'ex dogana e presso il ristorante "GiBi"- stazione di servizio GB-Oil contro l'installazione a Gela di qualsiasi mega - struttura atta al trattamento termico-chimico dei rifiuti. Agli appuntamenti di sabato è prevista la partecipazione delle associazioni di altri comuni, Catania, Milazzo, Siracusa, modica, con le quali il comitato locale fa rete.di Stefano Blanco