Il dissesto del Comune di Gela, la replica dell’ex sindaco: "Era inevitabile"
Politica
Il dissesto del Comune di Gela, la replica dell’ex sindaco: "Era inevitabile"
Botta e risposta tra l'attuale sindaco e il suo predecessore
L'ex primo cittadino Lucio Greco replica alle parole del sindaco Terenziano Di Stefano e del commercialista Vincenzo Cirignotta, pronunciate durante l'ultima puntata di Agorà a proposito del dissesto del Comune di Gela e torna a ribadire che il dissesto non si poteva evitare, passando in rassegna tutte le procedure, le imposizioni e le ipotesi vagliate prima di dichiarare il collasso finanziario dell'ente. L'ex sindaco si rivolge all'attuale inquilino di Palazzo di Città ma anche all'ex consigliere Enzo Cirignotta invitandoli a non speculare politicamente sull'argomento Inesatto, secondo l'avvocato Lucio Greco, dichiarare che l'amministrazione precedente avrebbe dovuto meglio valutare il contesto sociale in cui vive la città prima di aumentare al massimo le imposte comunali - questo ha dichiarato il sindaco Di Stefano durante la protesta inscenata da un gruppo di cittadini a Palazzo di Città a causa degli aumenti della Tosap
L'ex primo cittadino Lucio Greco replica alle parole del sindaco Terenziano Di Stefano e del commercialista Vincenzo Cirignotta, pronunciate durante l'ultima puntata di Agorà a proposito del dissesto del Comune di Gela e torna a ribadire che il dissesto non si poteva evitare, passando in rassegna tutte le procedure, le imposizioni e le ipotesi vagliate prima di dichiarare il collasso finanziario dell'ente. L'ex sindaco si rivolge all'attuale inquilino di Palazzo di Città ma anche all'ex consigliere Enzo Cirignotta invitandoli a non speculare politicamente sull'argomento
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Inesatto, secondo l'avvocato Lucio Greco, dichiarare che l'amministrazione precedente avrebbe dovuto meglio valutare il contesto sociale in cui vive la città prima di aumentare al massimo le imposte comunali - questo ha dichiarato il sindaco Di Stefano durante la protesta inscenata da un gruppo di cittadini a Palazzo di Città a causa degli aumenti della Tosap