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IL PITTORE DEI MIGRANTI GIOVANNI IUDICE SI RACCONTA IN UN’INTERVISTA ESCLUSIVA

Cultura

IL PITTORE DEI MIGRANTI GIOVANNI IUDICE SI RACCONTA IN UN’INTERVISTA ESCLUSIVA

Nato e cresciuto a Gela dove ha perfezionato la sua arte in oltre 30 anni di studi da autodidatta, Giovanni Iudice 52 anni, è stato ormai elevato all'olimpo degli artisti internazion...

Stefano Blanco

16 Marzo 2022 15:06

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Nato e cresciuto a Gela dove ha perfezionato la sua arte in oltre 30 anni di studi da autodidatta, Giovanni Iudice 52 anni, è stato ormai elevato all'olimpo degli artisti internazionali della nostra epoca. La consacrazione artistica arriva solo nel 2011 quando viene invitato dall'esperto d'arte Giuseppe Iannaccone a partecipare alla mostra "l'arte non è Cosa Nostra" presso la 54esima biennale di Venezia, in quell'occasione presenta il dipinto l'umanità forse una delle sue più grandi opere, che viene elogiata dalla critica ed in particolare dallo storico dell'arte Vittorio sgarbi. Oggi Giovanni vive e lavora a Gela come ha sempre fatto e alla domanda come mai sei rimasto in Sicilia lui risponde sempre di voler tenersi lontano dai grandi centri urbani e che tutto ciò che vuole raccontare ce l'ha già davanti agli occhi. Descrivere la sua arte non è semplice, nel corso degli ultimi 25 anni ha attraversato diverse fasi anche se ci sono sempre state delle costanti nelle sue opere. Chiaroscuri che ricordano Caravaggio e un'attenzione ai giochi di luce che caratterizzava Raffaello e i maestri dell'espressionismo francese. Ma lo stile che più lo contraddistingue è senza dubbio l'iperrealismo. I suo volti, le figure, i paesaggi sembrano usciti direttamente da una macchina fotografica un maestro in questo. Ciò che lo ha reso celebre in tutta Italia, però, è senza dubbio la sua innata sensibilità verso i temi dell'immigrazione e della povertà più misera paragonata al lusso occidentale. I suoi quadri sono lo specchio di una società che ha fallito e che non riesce a porre fine alla prepotenza del mondo sui più deboli. Una sensibilità che non poteva tenerlo lontano dai fatti che si stanno verificando in Ucraina.di Stefano Blanco

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